Sarà direttamente la Regione a compiere accertamenti e verifiche su quanto effettivamente accaduto all’Ibc in merito ai presunti casi di assenteismo di alcuni dipendenti dell’Istituto dei beni culturali dell’Emilia-Romagna, al centro di un servizio realizzato da ‘Striscia la notizia’ e trasmesso ieri sera.

Se ne occuperà, sotto il coordinamento della Direzione generale, l’Ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd) della Regione, esterno all’Ibc, che sta proseguendo gli accertamenti sulle presunte irregolarità circa la presenza in servizio dei dipendenti e sta valutando se vi siano casi ulteriori che possano portare a un provvedimento di sospensione dal servizio e dallo stipendio e all’avvio di procedimenti disciplinari, come già successo ieri con un dipendente dell’Istituto. In attesa che da Mediaset arrivi la copia integrale in chiaro del materiale girato dalle troupe di ‘Striscia’, così come richiesto dalla Regione.

Parallelamente, la Regione allarga il campo delle verifiche affidandosi al Comitato ispettivo straordinario, l’organismo, anch’esso esterno dall’Istituto dei beni culturali, di cui oggi è stato definito il mandato. Istituito dalla Presidenza della Giunta, fa riferimento al Capo di Gabinetto e dovrà accertare la legittimità e la coerenza con le direttive regionali degli atti generali e delle procedure amministrative e contabili adottate dall’Ibc, con particolare riferimento alla gestione del personale; oltre alla regolarità e il buon andamento della gestione amministrativo-contabile complessiva, prendendo a riferimento gli ultimi 12 mesi, entrando nel dettaglio di alcune voci come assenze/presenze, missioni e servizi fuori sede, esercizio del potere disciplinare, valutazione del personale, modalità dell’esercizio del controllo delle prestazioni lavorative.
Il Comitato, che dovrà presentare una relazione sull’esito della verifica al presidente della Giunta regionale, all’assessore competente e al Capo di Gabinetto, è composto da tre membri: un dirigente esperto in materia amministrativa e finanziario-contabile indicato dal Gabinetto della Presidenza; una funzionaria esperta giuridico-amministrativa, con specifica conoscenza dell’assetto organizzativo dell’Ibc, indicata dalla Direzione generale ‘Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa’, e una esperta giuridico-amministrativa componente del Servizio anticorruzione.

La volontà di arrivare – presto e bene – a far luce su questa vicenda viene ribadita dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che da subito si è impegnato in tal senso: oltre all’avvio degli accertamenti interni, la Regione ha inviato un esposto alla Guardia di finanza (Polizia tributaria di Bologna, Gruppo tutela della spesa pubblica) subito venerdì scorso, dopo che l’inviato di ‘Striscia la notizia’, Valerio Staffelli, ha mostrato a Bonaccini parte delle immagini del servizio.

“Stanno arrivando tanti messaggi di sostegno di persone che ci invitano ad andare avanti nel fare chiarezza- afferma il presidente della Giunta- si tratta di una indignazione comprensibile, ribadisco che accerteremo i fatti e sanzioneremo gli eventuali responsabili, compresi coloro che erano chiamati a controllare nel caso non l’avessero fatto, usando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Chi lavora in Regione deve sapere che l’etica è un valore e ci stiamo già muovendo senza guardare in faccia a nessuno. Non per una caccia al colpevole a tutti i costi, ma per rispetto dei tanti dipendenti pubblici che rivendicano giustamente la loro professionalità e dignità, indignati di fronte a comportamenti che, ripeto, se confermati getterebbero discredito su tanti lavoratori onesti. E’ in gioco il buon nome di una Istituzione che opera in maniera efficace e virtuosa proprio grazie all’impegno della stragrande maggioranza dei suoi dipendenti- chiude Bonaccini- persone che fanno il proprio lavoro con capacità e onestà”.