Monta la preoccupazione tra i gestori delle stazioni di servizio modenesi di fronte a quanto sta già avvenendo in diverse parti d’Italia per i distributori a marchio Esso. “Ci riferiamo al prosieguo del progetto di vendita a pacchetto che la Esso Italiana ha intenzione di portare avanti, con tempi e modalità diverse, in tutto il Paese – dichiara subito Franco Giberti, presidente di FAIB-Confesercenti Modena – La nostra regione e la nostra provincia, al momento, non sono ancora interessate da queste vendite a pacchetti, ma riteniamo, e siamo certi, che sia solo una questione di tempo, in quanto il progetto prevede una scadenza fissata a fine 2018”.

Il noto marchio, è impegnato ormai da qualche tempo nella cessione ‘a pacchetto’ dei propri punti di erogazione e vendita di carburanti. Sostanzialmente cede i propri impianti ad altre insegne, pur rimanendo la rifornitrice di benzine e diesel. Pur mantenendo il marchio, c’è da parte della compagnia stessa, il disimpegno totale, nei confronti dei gestori e delle loro associazioni. “Non si tratta di mettere le mani avanti. Quanto piuttosto di scongiurare eventuali situazioni di non ritorno – deleterie fa notare Giberti, in una situazione come quella modenese alle prese con crisi, problemi di sicurezza, concorrenza della GDO, margini sempre più risicati, etc. – e far valere quello che la legislazione di settore prevede. E cioè: una serie di obblighi, garanzie ed adempimenti ai quali Esso, così facendo si sottrae. Per i gestori, in un’operazione del genere si pone anche la delicata questione legata al Bonus di fine gestione, se lasciare gli accantonamenti alla nuova proprietà degli impianti o trasferirli al Cipreg, che anche quest’anno ha riconosciuto rendimenti superiori a qualsiasi altro strumento di risparmio gestito”.

“Quello che invece sta avvenendo già in diverse regioni d’Italia – aggiunge Giberti – è che i nuovi acquirenti stanno operando in tutt’altra direzione, ome atteggiamenti, modalità operative e diversi documenti testimoniano, in spregio alle leggi di settore, ricorrendo a pratiche odiose e illegali quali la contrattazione one-to-one, l’imposizione di condizioni economiche insostenibili, politiche di prezzi inique e discriminatorie, condizioni gestionali dominanti. A fronte di tale realtà, la reazione della categoria sta determinando in diverse parti del Paese numerose proteste e azioni di contrasto”.

La questione Esso diventa ogni giorno più delicata. Ragione che ha indotto FAIB Modena  a convocare un incontro regionale di approfondimento per analizzare il’anomalo progetto di vendita, (vedi il mantenimento del marchio) mercoledì 5 aprile alle ore 21.00, presso la sede provinciale di Confesercenti, via Paolo Ferrari 79 a Modena per discutere le linee federali di confronto con la compagnia, in tutte le sedi in cui ciò sarà necessario. All’incontro saranno presenti il presidente nazionale FAIB Martino Landi e quello regionale Pietro Calersi, oltre ovviamente a Franco Giberti.