Il governo è al lavoro su alcune misure per le zone terremotate da inserire nella manovra o in un provvedimento contestuale ad essa. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe in particolare di alcune misure sotto forma di incentivi fiscali anche se non si tratterebbe in senso stretto di zone franche no tax come richiesto da alcuni sindaci e industriali. Ce ne ha parlato Tiziano Motti eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti “La manovra correttiva da 3,4 miliardi conterrà anche misure pro-crescita, a partire da un pacchetto di interventi a favore dell’economia delle zone terremotate. Il valore, apprende l’ANSA, si aggirerebbe sul miliardo di euro, quanto un terzo della manovra stessa. Si tratterebbe però non di un miliardo aggiuntivo, ma di una fetta a valere sulla stessa correzione. Le misure correttive incideranno infatti sul deficit strutturale, mentre quelle pro-terremoto avrebbero impatto sul deficit nominale e, in accordo con l’Ue, potrebbero non essere calcolate ai fini del fiscal compact”.