Partiranno in giugno i lavori di ripristino, messa in sicurezza e miglioramento sismico della sede dell’istituto d’arte Venturi di via dei Servi a Modena, gravemente danneggiata dal sisma del 2012 e da allora inagibile.

Dopo l’aggiudicazione dell’appalto, avvenuta nei giorni scorsi, al Consorzio Integra di Bologna, la Provincia sta completando tutte le verifiche di legge necessarie per consegnare il cantiere, appunto, entro giugno, consentendo a studenti e insegnanti di rientrare nell’edificio ristrutturato in occasione dell’inizio dell’anno scolastico 2018-2019.

«Si tratta di un intervento fondamentale – sottolinea Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – su un istituto prestigioso, unico istituto d’arte in provincia di Modena, in continua crescita di iscritti; il nostro impegno è di assicurare un assetto razionale delle sedi, dopo i danni dovuti al sisma. La riapertura di via dei Servi, infatti, consentirà una riduzione delle sedi distaccate con un impatto positivo sull’organizzazione dell’istituto ma anche sul centro storico cittadino che si aggiunge a quello  previsto con il recupero dell’istituto Sigonio. Sul Venturi stiamo concentrano il massimo sforzo finanziario e progettuale; abbiamo aperto di recente la nuova sede in via Ganaceto e abbiamo in programma anche un intervento di messa in sicurezza e miglioramento nella sede di via Belle Arti».

I lavori di via dei Servi presentano un quadro economico complessivo, tra lavori di ripristino e opere complementari, di due milioni e 308 mila euro, finanziati con i fondi regionali per la ricostruzione e dalla Provincia stessa.

Oltre al ripristino e messa sicurezza, i lavori assegnati prevedono il miglioramento degli impianti di illuminazione e vocale di emergenza, le tinteggiature interne, la manutenzione del tetto e criteri di sostenibilità ambientale dei lavori.

Una volta terminato l’intervento, gli studenti del Venturi utilizzeranno tre sedi: quella di via dei Servi, la sede storica di via Belle Arti 16 e la sede di via Ganaceto (ex istituto Deledda) inaugurata nel settembre scorso dopo i lavori di ripristino e messa in sicurezza.

Nel frattempo l’istituto continuerà ad utilizzare le sedi distaccate di via Sgarzeria (in comodato oneroso con un costo di 220 mila euro all’anno) di proprietà dell’istituto delle Suore Domenicane, e di via Rainusso con la palestra che, terminati i lavori in via dei Servi, non saranno più utilizzate.