Un’attività di taglio abusivo di alberi di Robinia pseudoacacia è stata scoperta dai carabinieri forestali in forza alla stazione di Reggio Emilia che, oltre a recuperare e sequestrare l’intera partita di legna tagliata e rubata, son risaliti al responsabile dell’illecita attività predatoria, condotta contro il demanio, identificato in un agricoltore reggiano.

Questa in sintesi la premessa dei fatti culminata con la denuncia in stato di libertà che gli uomini dell’Arma Forestale hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine al reato di furto aggravato a carico di un 47enne agricoltore reggiano a cui i carabinieri forestali hanno sequestrato oltre 120 metri cubi di legna provento di furto. La Procura reggiana, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri forestali, convalidava il sequestro.

L’origine dei fatti l’altro pomeriggio quando, nel corso della consueta attività di perlustrazione e controllo del territorio, i militari forestali avevano modo di constatare il taglio di essenza di robinia (Robinia pseudoacacia) tagliata e prelevata dalle sponde orografiche destra e sinistra del rio Quaresimo del comune di Reggio Emilia. Gli operanti avevano modo di rilevare che il taglio era stato eseguito per circa mezzo chilometro su entrambe le sponde. Perlustrando la zona i carabinieri forestali, nell’area cortiliva di un’azienda agricola reggiana ubicata poco lontano dall’area in cui le piante erano state tagliate, avevano modo di rinvenire alcune cataste di legna stimate in 120 metri cubi ricondotta in maniera inequivocabile a quella sottratta dall’area demaniale oggetto del controllo. Nel proseguo delle indagini i militari forestali acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità a carico del titolare dell’azienda che alla luce di quanto accertato veniva denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di furto aggravato.