Si sono concluse, nei giorni scorsi, le indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Bologna nei confronti di un sessantenne consulente finanziario di Medicina, già segnalato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nel marzo 2016, per i reati di truffa ed abusivismo finanziario per essersi fraudolentemente appropriato di ingenti somme che i suoi clienti gli avevano affidato affinché ne curasse la gestione finanziaria.
Dalle investigazioni condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, sotto la direzione del Sostituto Procuratore Dott. Giuseppe Di Giorgio, è stato accertato come il finto promotore, che tra l’altro non dichiarava praticamente nulla al fisco, approfittando del rapporto di fiducia che da anni aveva instaurato con i suoi clienti, per lo più anziani, si sia impossessato di oltre un milione di euro che nel corso degli anni era riuscito a farsi consegnare grazie anche al fatto che prometteva profitti sulle somme investite decisamente migliori rispetto a quelli
normalmente conseguibili affidandosi agli operatori creditizi tradizionali.
Per rendersi ancora più credibile aveva allestito un vero e proprio ufficio con locandine, loghi e materiale pubblicitario inequivocabilmente riconducibile ad una nota banca on-line, con cui in realtà non intratteneva alcun tipo di rapporto professionale, con il fine di ingenerare il convincimento di essere una vera filiale
dell’intermediario finanziario.
Dalle indagini è emerso invece come il consulente denunciato gestisse direttamente ed in via esclusiva le somme affidategli che venivano depositate su conti correnti on line intestati ai clienti, di cui aveva le credenziali di accesso, e che, nel corso degli anni, sono state impiegate per soddisfare principalmente esigenze
personali e familiari come se si trattasse di soldi propri (dalla spesa quotidiana, alle vacanze fino ai tornei di bridge).
Alla luce di quanto sopra esposto, a conclusione delle indagini il professionista è stato denunciato oltre che per i reati di truffa aggravata ed abusivismo finanziario anche per accesso abusivo ad un sistema informatico, frode informatica e sostituzione di persona.
L’operazione odierna si inquadra nell’ambito delle numerose attività investigative poste in essere dalla Guardia di Finanza di Bologna volte a contrastare tutte quelle forme di illegalità che ledono le attività di corretta raccolta e gestione del risparmio a danno dei cittadini.