Questa mattina, in concomitanza con la 106° Giornata internazionale delle donne, nella sala del Tricolore, si è svolta la cerimonia di premiazione delle “Reggiane per esempio”, le donne che si sono distinte per il loro “saper fare” nei due ambiti scelti dalla giunta comunale quest’anno: l’arte e il mondo del lavoro.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, le assessore  Raffaella Curioni, Serena Foracchia e Valeria Montanari, la vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Ottavia Soncini, la presidente della Commissione per la parità e per i diritti delle persone della Regione Emilia-Romagna Roberta Mori e il consigliere regionale Gabriele Del Monte. È stato letto il messaggio dell’assessora comunale alle Pari Opportunità Natalia Maramotti, impossibilitata a partecipare all’evento per motivi personali.

Prima della cerimonia, il sindaco Luca Vecchi e la consigliera Roberta Mori hanno firmato il Protocollo di intesa tra Comune di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna in attuazione della Legge quadro regionale 6 del 2014 per la parità e contro le discriminazioni di genere. Il Protocollo d’intesa è finalizzato alla messa in campo di azioni di contrasto ai fenomeni discriminatori, per favorire il pieno sviluppo della persona e sostenere la soggettività e l’autodeterminazione delle persone come elemento di cambiamento e progresso della società.

“Lotta alle discriminazioni, parità di genere 365 giorni l’anno in ogni ambito, fortissimo contrasto alla violenza sulle donne e ai casi di femminicidio che ogni settimana, purtroppo, verifichiamo ancora oggi. L’impegno che assumiamo quest’oggi con la firma del Protocollo – ha detto il sindaco Luca Vecchi – si pone in piena continuità con l’azione politica di questa Amministrazione, che riconosce nella battaglia per i diritti di tutte le persone e per la parità di genere due elementi di indirizzo molto forti. Questo impegno assume un significato ancora più importante in questa giornata, che è sì un momento celebrativo, ma la cui dimensione va ben oltre quella della festa. Oggi viviamo infatti in un’epoca in cui i diritti civili rischiano di venire messi in discussione a causa di una forte involuzione politica e culturale: davanti ai muri che si ergono da ogni lato, non dobbiamo arretrare di un solo metro, tenendo sempre al centro la battaglia per i diritti e la dignità della persona in quella dimensione di comunità che da sempre caratterizza l’agire di questa città”.

 

LE VINCITRICI – Dopo la firma del Protocollo, sono state premiate le cinque “Reggiane per esempio” che si sono distinte per l’impegno a favore delle comunità locale. Le vincitrici sono Cristina Castagnetti, Paola Ligabue, Maria Paglia, Anna Maria Ferrari, Giliola Sarzi, Elena Mazzi, Antonella de Nisco e Sonia Maria Luce Possentini: donne segnalate da associazioni del territorio per il loro “saper fare” negli ambiti dell’arte e del lavoro. Nella sezione lavoro, una menzione speciale è stata tributata a Giliola Sarzi. Alle nove vincitrici è stata consegnata una copia del Primo Tricolore.

Le candidature pervenute sono state valutate da una Commissione composta da sindaco, assessora alle Pari opportunità, rappresentanti delle associazioni femminili di Reggio Emilia e delegati di associazioni di rappresentanza che operano negli ambiti di appartenenza delle sezioni delle candidate.

Per quanto riguarda l’ambito del lavoro, nella categoria ‘imprenditrici, under 40’ è stata premiata Cristina Castagnetti per “lo straordinario impegno professionale, il suo talento e la competenza nel campo dell’ingegneria ambientale. Per la passione con la quale si dedica alla salvaguardia dell’ambiente mostrando una sua personale predisposizione “ alla cura del mondo”.

Nella sezione ‘imprenditrici, over 40’ è stata premiata Paola Ligabue, “per le sue grandi doti imprenditoriali che l’hanno portata a costituire un’azienda a soli 25 anni, valorizzando la propria competenza nelle lingue offrendo differenti servizi al mondo imprenditoriale. Consulente all’internalizzazione delle imprese, è inoltre riuscita nel valorizzare il Made in Italy promuovendo prodotti di eccellenza locale e nazionale nel mondo. Creativa e versatile, ha avuto un ruolo importante nella valorizzazione dell’imprenditoria femminile”.

Maria Paglia è stata premiata nella sezione ‘Libere professioniste, over 40’ “per i risultati ottenuti nella professione di commercialista, frutto di grande motivazione ed impegno, e per la promozione di politiche di genere e di pari opportunità nell’ambito degli ordini professionali. Tra le prime a ricoprire un ruolo tradizionalmente maschile, si è impegnata affinché le donne professioniste potessero superare il cosiddetto ‘tetto di cristallo’ per raggiungere ruoli apicali”.

Infine, nella sezione ‘Lavoratrici dipendenti, over 40’, la Commissione ha scelto  Anna Maria Ferrari “per le sue capacità professionali grazie alle quali ha ottenuto risultati straordinari in campo medico. Prima donna ad ottenere, nella nostra città, la carica istituzionale di presidente dell’Ordine dei medici, è impegnata da sempre nella diffusione della medicina di genere. Consulente del ministero della Salute per il piano di miglioramento della gestione delle emergenze e urgenze, è anche un’apprezzata autrice di numerose pubblicazioni in campo medico”.

Una menzione speciale è stata attribuita a Giliola Sarzi, infine, “per la sua brillante carriera nel mondo teatrale, per l’indiscutibile talento nell’arte del narrare come attrice e burattinaia. Ha saputo portare il linguaggio teatrale nelle scuole per parlare ai bambini e alle bambine e nelle piazze. In particolare, durante la Resistenza, il teatro viaggiante della sua famiglia, a cui partecipa da bambina, diventa una preziosa opportunità per la diffusione di materiale antifascista, nonché un’eccezionale mezzo per esprimere ideali di libertà e giustizia in un paese oppresso dalla dittatura”.

Nell’ambito dell’arte, sono stati tre i riconoscimenti assegnati dalla Commisione ad altrettante reggiane. Elena Mazzi è stata selezionata nella categoria ‘scultrici under 40’ “per essere una giovane e poliedrica artista che ha nelle sue opere una attenzione particolare alle tematiche sociali e ambientali del contemporaneo. La sua produzione artistica negli ultimi anni si è focalizzata principalmente sulle relazioni interdisciplinari tra arte e architettura, società e territorio. Ha conseguito importanti premi nazionali e internazionali”.

É andato invece ad Antonella De Nisco il riconoscimento per la sezione ‘scultrici over 40′, in virtù della “sensibilità che esprime con le sue installazioni, ispirate dal desiderio di trasformare lo spazio attraverso il lavoro manuale. Docente di storia dell’arte, affianca alle attività espositive collaborazioni a vari progetti artistici, installazioni, eventi, lezioni e pubblicazioni. Organizza laboratori aperti al pubblico che le permettono di avvicinare le persone al mondo dell’arte, rendendole parte attive del processo creativo. E’ autrice di testi sulla formazione e la didattica nell’arte”.

La Commisione valutatrice ha infine selezionato Sonia Maria Luce Possentini nella sezione ‘pittrici over 40’ con la seguente motivazione: “Per la capacità di narrare, tutta al femminile, la realtà e l’essenza delle cose, attraverso la pittura e l’illustrazione. Con uno stile espressivo personale e un tratto pittorico riconoscibile rappresenta nelle sue opere il tema della diversità come valore. Accanto al lavoro creativo, è docente nelle scuole e vanta prestigiose collaborazioni e premi d’importanza nazionale e internazionale. Premiata negli Stati Uniti ha portato oltreoceano il suo tratto artistico, profondamente radicato nel nostro territorio e ancorato ai valori civici”.