Sono stati 33.000 i giovani che hanno varcato l’ingresso della Fiera di Bologna per accedere ai padiglioni che, anche quest’anno, hanno ospitato gli stand dedicati all’offerta formativa dell’Università di Bologna, e 94 aziende a disposizione dei laureandi e neo laureati Unibo. Alma Orienta e Career Day si confermano, ancora una volta, un grande appuntamento atteso dagli studenti alle soglie del diploma, provenienti da tutta Italia, e da tanti giovani armati di CV e sogni nel cassetto.

In oltre 25mila mq di superficie espositiva, l’Università di Bologna ha presentato gli oltre 200 corsi delle sue 11 Scuole e dei 33 Dipartimenti con sede a Bologna e nei Campus della Romagna, il Collegio Superiore e i servizi che offre agli studenti dalle borse di studio ai premi al merito, dalle biblioteche ai musei e alle sale studio. Gli studenti hanno potuto assistere alle presentazioni dei corsi e sulle loro modalità e prove di accesso, informarsi presso i punti informativi TOLC e offrire spunti ad AlmaContest, il concorso di idee bandito dall’Alma Mater per migliorare i servizi digitali sull’orientamento.

3.000 i laureandi e laureati che, nella giornata dell’1 marzo, hanno partecipato al Career Day per incontrare le 94 aziende con cui sostenere primi colloqui conoscitivi. A supporto dei laureati, il servizio Job Placement di Ateneo ha offerto una consulenza sulla stesura del CV, mentre il team dell’associazione StartYouUp, curatori del progetto StartUp Day (l’evento che l’Università di Bologna propone dal 2015 per permettere ai propri studenti e laureati di muovere i primi passi verso la realizzazione di un progetto in qualsiasi ambito) per l’intera giornata ha coinvolto i giovani sulla prossima edizione dell’evento per raccogliere nuove adesioni.

“Due giornate importanti – come ha sottolineato il Rettore Francesco Ubertini, aggirandosi tra gli  stand di Alma Orienta e Career Day – pensate dall’Ateneo per  mettere i giovani in condizione di scegliere in modo consapevole, sia nel momento di passaggio dalla scuola superiore all’università sia in quello verso il mondo del lavoro”.