Remo Perboni è stato confermato segretario generale della Filca Cisl Emilia Centrale, il sindacato dei lavoratori edili, cemento, escavazioni, laterizi, lapidei e legno che a Modena e Reggio conta 4.500 iscritti. Completano la segreteria Salvatore Cosma e Davide Martino.

«Oltre alla crisi, con la conseguente chiusura di molte imprese, da alcuni anni l’edilizia locale deve fare i conti con un crescente ricorso al lavoro nero e/o irregolare – denuncia Perboni – Aumentano il finto lavoro autonomo e le partite Iva, l’applicazione di contratti di lavoro di altri settori, dalle cooperative di facchinaggio al metalmeccanico. Si tratta di forme “creative” che troppe imprese utilizzano per risparmiare qualche euro di salario e contributi, spesso a scapito della sicurezza sul lavoro. È una concorrenza sleale che danneggia sia i lavoratori delle aziende “furbette”, sia le imprese che rispettano contratti e regole. Per questo – continua il segretario degli edili Cisl – chiediamo da anni l’intensificazione dei controlli e l’introduzione di criteri più severi – la cosiddetta “patente a punti” – per l’accesso e la permanenza nel settore».

Quanto alla sicurezza, Perboni sottolinea che, grazie agli Rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali), la situazione nei cantieri è notevolmente migliorata. Tuttavia sono ancora troppo frequenti gli infortuni, a volte anche mortali, e le malattie professionali.

«Il tasso di infortuni deve diventare elemento discriminante della qualità di un’impresa nell’assegnazione di appalti pubblici e privati.

Per questo – conclude il segretario generale della Filca Cisl Emilia Centrale – sosterremo l’implementazione della riduzione dei premi Inail (“bonus malos”) a favore delle aziende in cui si verificano pochi infortuni e malattie».