Una bambina seduta in uno dei seggi di prima fila ha alzato la mano e gli ha chiesto a bruciapelo: “Ma il sindaco chi è e cosa fa?”.

“Il sindaco – ha risposto Luca Vecchi – è una persona come voi, come i vostri papà e le vostre mamme. Ogni giorno viene qui a lavorare e il suo lavoro è prendersi cura un po’ di tutta la città e di coloro che la abitano, cioè tutti noi. Naturalmente non fa le cose da solo. Lo aiutano in tanti, a cominciare dagli assessori e dai consiglieri comunali dei diversi gruppi, che si riuniscono in questa sala, stanno dove siete voi adesso, qui esprimono le loro idee e decidono su vari argomenti”.

Un bambino: “Ma tu sei il capo della città”.

Il sindaco: “Ho delle responsabilità per tutti, che mi hanno dato le persone che mi hanno scelto con il voto. Come il sindaco ha bisogno di tutti per fare il sindaco, così non diventa sindaco da solo. Anche voi fra qualche anno, quando sarete un po’ più grandi, sceglierete il sindaco e potrete impegnarvi insieme per la città che è di tutti”.

A fare domande, senza esitazioni e con molta curiosità, sono stati le bambine e i bambini di 5-6 anni della scuola d’infanzia Pio VI di Pieve Modolena che, con le loro insegnanti, hanno visitato la sede del Municipio e la Sala del Tricolore.

“La nostra città – hanno scritto le insegnanti spiegando le ragioni della visita di oggi – da pochi giorni ha festeggiato una ricorrenza importante, quella del Tricolore. Vorremmo che anche i bambini della nostra scuola potessero sentire l’importanza dei simboli, della bandiera in particolare, sia per la città che per la nazione”.

La visita, che è stata una piccola lezione di educazione civica a cui con il sindaco Luca Vecchi ha preso parte l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia,  rientrava in un progetto didattico della scuola sulla città, iniziato in settembre, caratterizzato da un percorso di avvicinamento e incontro con le persone e i luoghi, che caratterizzano Reggio Emilia dal punto di vista culturale, storico e civile: passeggiate per le strade del centro storico, cercando di raccogliere le particolarità di strade, piazze, edifici che lo compongono, a cominciare dal teatro Municipale Romolo Valli che, hanno detto i bambini, “ci è piaciuto proprio moltissimo”. In programma, anche la visita al Comando di Polizia municipale per conoscere quelle figure che “col loro lavoro cercano di garantire la convivenza civile” e un primo approccio a poeti e scrittori della città.

La conversazione di stamattina è cominciata con la descrizione del Primo Tricolore e dello stemma della Repubblica Cispadana, del recente 7 Gennaio “compleanno della bandiera”, lo scorso anno atterrata in piazza Prampolini con un gruppo di paracadutisti e quest’anno trasformata in un lunghissimo drappo “portato a passeggio” per le vie e le piazze della città. Poi c’è stato spazio per la qualità dell’aria, compromessa “dai motori delle auto”, e per l’ordinanza del sindaco che ha “detto stop alle macchine proprio per far capire che l’aria deve essere pulita”. E ancora: quando si riunisce il Consiglio comunale e come opera; da chi è fatta la giunta, di quali materie si occupano i collaboratori (assessori) del sindaco e “cosa fanno quando c’è un problema”.

A conclusione dell’incontro, sindaco e assessore hanno donato ai bambini bandierine tricolori.  E i bambini hanno regalato al sindaco il disegno di un castello e un libretto realizzato da loro, con alcuni loro pensieri sui diritti.

Fra questi: “Il diritto è avere diritto di studiare” e “Il diritto è quello che pensano i bambini nel cervello”.

“Grazie di questo dono, condivido i vostri pensieri – ha risposto il sindaco – Terrò questo libro sul mio tavolo, vicino a me ogni giorno”.