Confesercenti Bologna apprezza la posizione dell’Assessore alla Mobilità Irene Priolo quando afferma che bisogna andare oltre il T-Days, ma chiediamo che venga convocato un incontro con le Associazioni di Categoria per discutere nel merito.
Riteniamo che sul tema dei T-Days, dopo anni di discussioni e posizioni pregiudiziali, sia giunto il momento per fare una riflessione alla luce della realtà oggettiva che ha generato opportunità e problemi per la vita della città e per il lavoro delle tante attività economiche che operano nel centro storico di Bologna.
Non abbiamo mai avuto una posizione pregiudiziale contraria alle pedonalizzazioni, ma riteniamo che siano un valore aggiunto quando sono accompagnate da un sistema efficiente di trasporto pubblico e dalla presenza nelle zone limitrofe di opportunità di parcheggio a costi ragionevoli.
Per questo abbiamo sempre sostenuto che Bologna non ha oggi un sistema di trasporto pubblico alternativo a quello su gomma (tram o metrò) in grado di consentire la pedonalizzazione di una vasta area del centro storico, tanto che gli stessi T-Days sono stati previsti dal Comune per solo due giorni a settimana, mentre sarebbe stato più opportuno ragionare su pedonalizzazioni “7 giorni su 7″ ma più mirate a vie che presentano adeguate caratteristiche.
“Siamo convinti che sia giunto il momento – afferma Massimo Zucchini, Presidente di Confesercenti Bologna – di trovare un punto di mediazione possibile che tenga assieme i vari interessi della città, con l’inizio dei T-Days alle ore 14 del sabato e il termine alle ore 20 della domenica. Questa soluzione consentirebbe ai consumatori di entrare con il mezzo pubblico nel centro per la spesa, soprattutto alimentare, del sabato mattina, di lasciare spazio a una città più vivibile per i cittadini e i turisti il sabato pomeriggio e la domenica, con termine alle ore 20 , orario dopo il quale la città può riprendere la sua vita normale. Chiediamo sia convocato un incontro – conclude Massimo Zucchini – in cui confrontarci con l’Amministrazione disponibili a nuove soluzioni che portino a maggiori opportunità di parcheggio in alcune zone e nuove piccole e vere pedonalizzazioni.”