Sono stati circa una sessantina gli insegnanti e i volontari che, venerdì scorso, nella sala “Amicizia Reggio Africa” di Istoreco hanno partecipato all’incontro “Un’idea per sentirsi cittadini”, primo appuntamento del percorso di formazione organizzato dalla Rete Diritto di Parola. Durante questa prima iniziativa è stato illustrato un approccio didattico ludico all’apprendimento della lingua italiana come seconda lingua, che fa leva sugli aspetti motivazionali del percorso di apprendimento di un cittadino di origine non italiana.

Il percorso di formazione, che prevede tre momenti di approfondimento, è gestito e promosso dall’intera Rete con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia – Politiche per la città internazionale, ed è stato pensato in continuità con gli impegni presi all’interno dell’Accordo quadro per l’integrazione linguistica dei cittadini stranieri firmato a Maggio 2016 tra l’Amministrazione comunale, il Cpia Reggio Sud e le associazioni del territorio che si occupano di insegnamento della lingua italiana.

“Il percorso formativo discusso e proposto dalla rete Diritto di parola e dalle associazioni– ha detto l’assessore alla Città internazionale del Comune di Reggio Emilia Serena Foracchia – richiama la necessità di investire sull’integrazione con attenzione, professionalità e piena comprensione delle condizioni del contesto giuridico amministrativo ed economico. La lingua diventa elemento imprescindibile per costruire un percorso di inserimento sociale, lavorativo, culturale, è elemento imprescindibile per riuscire ad affermare i propri diritti e conoscere i propri doveri. La rete Diritto di parola rappresenta pertanto un tassello fondamentale nella costruzione di un progetto di accoglienza sia per i richiedenti protezione internazionale, che per i migranti e le famiglie straniere stabilmente presenti in città. A Reggio Emilia abbiamo la fortuna di avere questo consolidato coordinamento tra l’istituzione del Cpia e le associazioni, che per il Comune è un importante punto di riferimento per costruire un dibattito su integrazione, intercultura, esercizio dei diritti e doveri di cittadinanza a partire dalla piena conoscenza della lingua italiana”.

Le associazioni della Rete (AccQua, Centro di solidarietà Reggio Emilia Onlus, Centro Interculturale Mondinsieme, Città Migrante, Dimora d’Abramo, Filef, Passaparola) hanno scelto, ritenendola una parte importante, di investire una quota parte dei fondi con cui il Comune di Reggio Emilia supporta il progetto di integrazione linguistica, per la realizzazione di questo percorso di formazione volto alla realizzazione di un obiettivo comune: garantire formazione ai soggetti impegnati nel percorso di integrazione linguistica e informare correttamente i cittadini, provenienti da ambiti e settori differenti, delle esistenti sfide collegate all’integrazione ed all’intercultura a partire dalla lingua. L’intento è quello di lavorare in modo sempre più consapevole e attento ai bisogni delle persone che si iscrivono ai corsi per l’apprendimento della lingua italiana sul Territorio, rispondendo loro in modo competente, pertinente e coordinato.

La Rete proporrà anche momenti informativi ampi collegati al tema accoglienza migrazione integrazione ed intercultura, acquisendo consapevolezza storica e politica rispetto ai ruoli ed ai compiti consegnati al terzo settore ed alle istituzioni all’interno della città e del paese. Con questa consapevolezza la Rete continuerà ad operare in modo qualificato all’interno di un sistema strutturato di formazione affinché si possa mettere in campo un dibattito che permetta agli attori sociali del territorio di favorire scambi, conoscenze e nuove relazioni.

Il progetto di formazione proposto dalla Rete indaga ambiti e contenuti differenti. Se infatti il primo incontro si è concentrato su questioni didattiche e metodologiche legate strettamente all’apprendimento linguistico, per il prossimo 25 marzo, nella sala del Planisfero della biblioteca Panizzi, è in programma un appuntamento sul tema della legislazione in materia di immigrazione e le ricadute che essa ha sulla vita dei singoli studenti/cittadini migranti. L’ultimo appuntamento, previsto per il 13 maggio 2017 tornerà ad affrontare il tema dell’apprendimento linguistico, esplorando il fenomeno da diversi punti di vista e riprendendo le riflessioni avviate nel maggio 2016 con il convegno pubblico “Cittadinanza e analfabetismo”.