Seduto su una panchina, mezzo nudo e con indosso un perizoma si stava masturbando alla presenza di una bimba. Aveva riviste con immagini di donne nude e il suo smartphone era collegato su una chat erotica. Così è stato trovato dai carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, che ha accolto impugnando un cutter e minacciandoli senza riuscire a compiere ulteriori intenti grazie alla prontezza operativa dei militari che sono riusciti a bloccarlo mettendogli le manette ai polsi. Con le accuse di atti osceni aggravati poiché compiuti in presenza di minori e resistenza a pubblico ufficiale i carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno arrestato un 53enne abitante a Sant’Ilario d’Enza, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’origine dei fatti nel primo pomeriggio di ieri quando un cittadino, visibilmente agitato, si presentava alla caserma di via Podgora segnalando la presenza di un uomo mezzo nudo e con i genitali fuori seduto su una panchina della pista pedonale/ciclabile di Via Brunetto Ferrari in una zona molto frequentata anche da bambini per la presenza nei pressi di alcuni edifici scolastici ed un parco pubblico. I militari si precipitavano sul posto notando un uomo masturbarsi alla presenza di un signore che teneva in braccio la figlioletta coprendole gli occhi con la mano. L’esibizionista alla vista dei carabinieri si alzava e pressoché nudo impugnava un cutter con lama di 9 cm puntandolo minacciosamente ai carabinieri che lo affrontavano riuscendo a disarmarlo e dopo averlo coperto lo conducevano in caserma traendolo in arresto in ordine ai citati riferimenti normativi violati. La ricognizione sullo stato dei luoghi eseguita dai carabinieri faceva emergere non solo l’intenzionalità della deplorevole condotta ma anche la sua premeditazione: l’uomo aveva raggiunto la panchina con diversi giornali con foto di donne nude, il cellulare era aperto su chat erotiche alle quali partecipava in modo attivo, il tutto indossando un perizoma femminile di colore rosso. L’uomo, noto agli operanti anche per problemi di alcolismo, veniva  ristretto a disposizione della Procura reggiana.