È stato arrestato per spaccio e per detenzione ai fini di spaccio e processato per direttissima un giovane colto in flagranza di reato dagli agenti della Polizia municipale di Modena nella giornata di giovedì 16 febbraio durante un servizio di controllo nell’area del parco XXII aprile.

Verso le 13.30 gli agenti in borghese hanno visto A.I.T, un 24enne di nazionalità nigeriana già in passato notato insieme a un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona che si estende dal parco al comparto R-Nord fino a viale Crispi. Il giovane era intento a rovistare in una siepe da cui ha estratto un piccolo involucro da un pacchetto più grande, subito nuovamente occultato tra l’erba, e ha portato l’involucro a un cittadino italiano che lo aspettava poco distante. L’acquirente di quella che è risultata essere marijuana è stato immediato fermato dagli agenti e deferito alla Prefettura quale consumatore, mentre i colleghi in motocicletta hanno inseguito in via Paolo Ferrari e bloccato lo spacciatore che tentava la fuga in bicicletta. Una terza pattuglia ha inoltre recuperato l’involucro nascosto che è risultato contenere una  ventina di dosi di marijuana pronte per essere cedute.

Per A.I.T., regolare sul territorio italiano, è arrivata la convalida dell’arresto e nella mattinata di venerdì 17 il processo per direttissima: è stato condannato a 10 mesi con la sospensione della pena, ma se intervenisse in futuro un’altra’pena, rischierebbe il carcere, mentre potrebbe già vedersi negare il rinnovo del permesso di soggiorno.

Diversi e approfonditi i servizi di controllo effettuati in zona nelle giornate del 15 e 16 febbraio dalla Polizia municipale, che hanno portato all’identificazione di oltre 20 cittadini stranieri, oltre che a controllare diversi alloggi.

In particolare, nella mattinata di mercoledì, a seguito di querela da parte della proprietà, sono stati controllati tre appartamenti del comparto R- Nord, ubicati in via Canaletto 21, segnalati come sfitti, ma di fatto occupati abusivamente da diverse persone di origine centroafricana.

All’interno degli immobili sono state infatti rintracciate e deferite all’Autorità Giudiziaria per invasione di edificio tre cittadini ghanesi: F.A. di anni 36, E.B. di anni 25 e E.A. di anni 46. Tutti e tre, risultati dimorare regolarmente sul territorio nazionale, hanno precedenti per droga, furti e reati con il patrimonio. Gli immobili occupati, privi di utenze attive ed in pessime condizioni igieniche, sono stati riconsegnati alla proprietà che ha provveduto alla pulizia e a ripristinare le chiusure degli accessi per evitare future occupazioni.

Nel corso del controllo sono state rintracciate anche altre due persone, originarie rispettivamente della Liberia e del Togo, regolari sul territorio, ma sorprese a bivaccare nelle parti comuni del condominio.