“Nella mattinata di oggi i lavoratori e le lavoratrici della Edis di Modena hanno deciso di incrociare le braccia e dichiarare immediatamente sciopero. Al termine della prevista assemblea sindacale hanno ritenuto necessario dare immediata ed incisiva risposta alle dichiarazioni dell’azienda che ha annunciato l’esubero di 55 dipendenti con l’intenzione di aprire immediatamente una procedura di licenziamento collettivo e rifiutandosi di utilizzare gli ammortizzatori sociali a disposizione per gestire la situazione di crisi” – lo spiega con una nota SLC-Cgil Modena.
“Ieri pomeriggio (6 febbraio) si era svolto l’incontro con la Direzione per affrontare il tema del piano industriale per i prossimi anni. Il piano era da tempo oggetto di discussioni tra le parti dopo che, nel corso del 2016, l’azienda aveva cambiato proprietà.

La Edis, azienda presente sul territorio da oltre 30 anni, è infatti stata ceduta dal proprietario, Antonio Panini (erede della celebre famiglia, fondatrice della omonima azienda), ad una ditta concorrente, la Cartotecnica Sinigaglia, di proprietà della famiglia Sinigaglia, con sede in provincia di Rovigo. Al momento della cessione (luglio 2016) Edis contava oltre 100 dipendenti (oggi i lavoratori sono 92) ed era azienda leader nazionale nel settore della lavorazione delle figurine per conto terzi.

Alla luce delle dichiarazioni della Direzione aziendale e della indisponibilità a cercare soluzioni conservative per i lavoratori e le lavoratrici (la maggior parte dei dipendenti è infatti costituito da donne) – prosegue SLC-Cgil Modena –  l’assemblea ha quindi deciso all’unanimità di proclamare immediatamente lo sciopero per l’intero resto della giornata. L’adesione è stata del 100% dei dipendenti che hanno manifestato con un improvvisato presidio davanti ai cancelli della EDIS.

La RSU aziendale, accompagnata dal rappresentante della SLC-CGIL, ha richiesto un breve incontro con il direttore chiedendo allo stesso di illustrare alla proprietà la posizione delle lavoratrici e dei lavoratori che consistono nella riapertura del confronto prevedendo l’utilizzo di ammortizzatori sociali, una gestione degli esuberi su criteri condivisi e non unilaterali, un piano di rilancio della EDIS.

L’assemblea ha dichiarato, accogliendo le proposte della SLC-CGIL e della RSU, di essere pronta ad ogni forma di lotta per rivendicare una gestione corretta delle problematiche della EDIS” conclude il sindacato.