Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno consegnato alla giustizia due rapinatori, una 33enne bulgara e un 40enne ghanese, entrambi senza fissa dimora, disoccupati e gravati da numerosi precedenti di polizia.

Alle ore 13:00, la 33enne bulgara è stata arrestata per aver spinto a terra e sfilato il portafogli di una cliente del negozio di abbigliamento “Terranova”. La vittima, 56enne italiana, è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna e ricoverata in stato di “Osservazione” per le ferite riportate a un braccio e a una gamba. La 33enne, bloccata da una pattuglia del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna e arrestata per rapina impropria e lesioni personali, è stata rinchiusa nelle celle della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto prevista per la mattina odierna.

Alle ore 19:00, il 40enne ghanese è stato arrestato per aver spinto a terra la responsabile del negozio di abbigliamento “Alcott”, 40enne italiana che, a rapina consumata, aveva tentato di impedirgli la fuga chiudendo le porte del locale e mettendosi davanti all’ingresso. Il rapinatore è stato bloccato dal Comandante della Stazione Carabinieri Bologna che, libero dal servizio, stava transitando in via Ugo Bassi alla guida della propria vettura. Alla vista del malvivente che usciva dal negozio, il Maresciallo ha intuito cosa stava succedendo. Repentinamente è sceso dal mezzo per poi mettersi all’inseguimento del malvivente, che riusciva a raggiungere dopo circa un chilometro. L’arresto del malvivente suscitava nei passanti vivo e unanime compiacimento. Successivamente, una pattuglia del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna si è recata sul posto in ausilio del sott’ufficiale. Un complice del 40enne è riuscito a fuggire. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. La responsabile del negozio è rimasta lievemente ferita. Arrestato per rapina aggravata in concorso, il malvivente è stato tradotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.