Dopo una seduta di circa 10 ore intervallata da una pausa, che ha preso il via alle 9 di giovedì 26 gennaio, alle 20 l’Aula a dato il via libera alla manovra emendata, con il voto a favore di Pd, Sel e Fas – Sinistra italiana, contro FI, M5s, CambiaModena e Idea Popolo e Libertà. Astenuto Per me Modena. Approvati anche 12 emendamenti al Bilancio dei 17 presentati (altri due sono stati ritirati in corso di seduta), e 8 ordini del giorno sui 13 presentati.

“Il bilancio di previsione 2017 – ha affermato il sindaco in chiusura di dibattito – conferma un asse politico chiaro, che abbiamo adottato da inizio mandato e che via via rafforziamo, tenendo conto dei cambiamenti della situazione economica e sociale e delle sue emergenze. Abbiamo scelto lo sviluppo e la giustizia sociale. Abbiamo proposto e avviato investimenti di sistema e strategici che hanno anche il pregio di aprire cantieri e favorire il lavoro, per una città che deve avere le giuste infrastrutture materiali e immateriali per essere competitiva nel mercato, più efficiente, attraente e giusta”.

Insieme al Bilancio, sono state approvate anche tre delibere accessorie relative all’anno 2017: sulle aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie e sull’individuazione dei servizi a domanda individuale e determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi (che hanno ottenuto entrambe il voto favorevole di Pd, Sel, Fas – Sinistra italiana e Per me Modena, quello contrario di Fi, Idea Popolo e libertà, CambiaModena e M5s) e sulla manovra tributaria (approvata con il voto favorevole di Pd, Sel e Fas – Sinistra italiana, quello contrario di FI, Idea Popolo e Libertà, M5s e CambiaModena, l’astensione di Per me Modena).