Si è riunito giovedì 22 dicembre il Consiglio Comunale che si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare le vittime degli ultimi eventi sanguinosi che hanno colpito la comunità internazionale. Al centro dei lavori l’approvazione dell’atto di indirizzo e dell’accordo di programma relativo all’attuazione del Piano Cave che introduce una drastica riduzione dei quantitativi dei materiali estraibili riducendoli di oltre un milione e mezzo di metri cubi per un totale complessivo di materiale estraibile pari a 2.900.000 metri cubi nell’arco dei prossimi 10 anni, suddivisi in due fasi. La delibera è stata votata dalla maggioranza compatta (contraria e critica la minoranza), al termine di un ampio e acceso dibattito che ha coinvolto i consiglieri dei due schieramenti, alla presenza di una nutrita rappresentanza di cittadini.

Nei contenuti della delibera anche significative opere compensative richieste agli escavatori: alcune di queste sono già state individuate come la pista ciclabile di via Muzza Corona, la barriera acustica su via Salvetto  e la realizzazione della rotatoria all’intersezione tra le vie Muzza Corona e Salvetto. Altre opere saranno individuate dall’Amministrazione comunale con successivo atto e saranno recepite nel piano di coltivazione. La realizzazione della rotatoria dovrà essere eseguita prima dell’inizio delle attività estrattive in quanto la stessa costituirà lo snodo fondamentale per l’ingresso e l’uscita dei mezzi pesanti. Altro punto forte è il divieto di attraversamento dei mezzi pesanti nell’abitato di Casale California.

I documenti deliberati costituiscono l’integrale recepimento poste dalla delibera della Giunta Comunale del 22/11/2016. Le indicazioni sono state integralmente recepite dai soggetti attuatori che hanno trasmesso agli uffici la propria adesione. “Questo è un passaggio importante che giunge a seguito del periodo di crisi che ha caratterizzato il settore dell’edilizia e delle costruzioni, ma soprattutto in accoglimento delle sollecitazioni che sono pervenute da parte della comunità locale con particolare riferimento alle frazioni di Piumazzo e Casale California – hanno spiegato il sindaco Stefano Reggianini e l’assessore all’Ambiente Denis Bertoncelli –  L’Amministrazione comunale aveva deciso, prima di dare il via libera definitivo alle attività estrattive, di avviare un percorso che porterà ad una sostanziale revisione del PAE, all’insegna della tutela ambientale e dei territori interessati. A seguito dell’esame da parte degli uffici tecnici, l’Amministrazione comunale ha avviato un’attività di concertazione con gli enti territorialmente competenti finalizzata all’adozione di una variante, al fine di inserire sostanzialmente nel piano maggiori tutele ambientali e di rispetto degli abitati limitrofi”. A conclusione della concertazione e dopo le recenti modifiche normative introdotte, si è ancora tutt’oggi in attesa di una definizione dell’Ente/Autorità competente sovra comunale, che dovrà redigere ed approvare il nuovo Piano. Nel frattempo, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno, in fase di attuazione, procedere comunque all’inserimento di quelle specifiche modifiche, cartografiche e normative, che consentono da un lato di poter avviare l’attuazione del piano al fine di tutelare l’Amministrazione e la collettività da eventuali contenziosi, e dall’altro far proprie le aspettative della collettività stessa, che vanno nel segno di una maggiore tutela ambientale e degli abitati di Piumazzo e Casale California.

Tra le principali novità introdotte vi è l’inserimento di un’ulteriore “fascia di rispetto”, che fungerà da filtro tra l’abitato di Piumazzo più prossimo alle cave e le attività estrattive, a nord di via Arboreo. In sostanza, si tratta di congelare temporaneamente l’attività estrattiva in quella porzione di territorio, cosa questa compatibile con l’attuale PAE, in attesa di poter giungere alla sua definitiva eliminazione, mediante una modifica al perimetro di PAE, cosa questa possibile non appena sarà definito a chi spetta la competenza ad apportare le modifiche allo stesso.

Ma non vi è solo questa novità nel nuovo percorso di attuazione del PAE, vi è in sostanza la richiesta dell’Amministrazione di una maggiore tutela ed attenzione alle emissioni acustiche, alla manutenzione e riorganizzazione della viabilità, nonché al tema dei ripristini ambientali, che porteranno alla creazione di una vasta area piantumata, nel rispetto dei parametri del protocollo di Kyoto.