Ricucire il più possibile la rete ciclabile esistente, completando percorsi in cui sono presenti interruzioni, migliorandone le condizioni in termini di sicurezza stradale, integrandola con nuove Zone 30 e individuando nuovi collegamenti ciclopedonali da realizzare, in particolare con le frazioni. Il tutto con l’intento di incrementare dell’1,5 per cento annuo il traffico ciclabile cittadino.

È l’obiettivo che si pone il Piano della mobilità ciclabile presentato oggi, giovedì 22 dicembre, in Consiglio comunale a Modena dall’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi.

“Il Piano della mobilità ciclabile – afferma l’assessore – mira a incentivare forme di mobilità alternative all’auto, non solo in bicicletta ma anche a piedi e con i mezzi pubblici. Si inserisce infatti nell’ambito del Piano urbano per la mobilità sostenibile, che il Comune ha l’obiettivo di adottare entro la fine del prossimo anno, in linea con gli indirizzi europei e nazionali che si orientano verso un sistema generale di mobilità maggiormente sostenibile”.

A partire da un approfondito quadro conoscitivo dell’esistente, il Piano individua gli interventi realizzabili nel breve periodo (2016-2018), di cui una parte già in corso, per un investimento di oltre 6 milioni di euro (comprensivo in alcuni casi dei costi relativi all’infrastruttura viaria collegata alla ciclabile), e quelli di medio/lungo periodo (2018-2030), per un investimento di oltre 15 milioni di euro (anche in questo caso il costo complessivo può includere interventi abbinati).

Gli obiettivi del breve termine sono la realizzazione di otto tratti ciclabili in buona parte già pianificati e inseriti negli strumenti di programmazione economica, l’intervento in dieci punti critici per la maggior incidentalità riscontrata, l’incremento delle zone 30 di oltre il 30 per cento rispetto all’estensione della rete attuale (otto nuove zone a velocità limitata) e la realizzazione di sei interventi di ricucitura ciclabile o cicloviaria lungo la Diagonale. Ma anche la predisposizione di due nuove passerelle sopra i fiumi Panaro e Tiepido, l’integrazione e sostituzione di segnaletica per creare uniformità e rendere più facile la riconoscibilità dei percorsi ciclopedonali e delle zone 30, il potenziamento di servizi a supporto della ciclabilità, la redazione di un piano di revisione e riassetto dei percorsi ciclabili o ciclopedonali che risultano carenti per funzionalità, caratteristiche geometriche o strutturali, e il potenziamento dei servizi alla ciclabilità.

Nel medio/lungo periodo, l’Amministrazione si pone l’obiettivo di attuare il completamento dei grandi assi ciclabili del territorio comunale, primi fra tutti le ciclovie, ma anche i percorsi di connessione con le frazioni e la Diagonale come nuovo asse di potenziamento della mobilità sostenibile. In ambito urbano, poi, si procederà con lo sviluppo di nuovi tratti di infrastruttura ciclopedonale volti a riconnettere percorsi della rete interna e con la realizzazione di nuove zone 30 in tutte le zone della città per un’estensione di ulteriori 151 chilometri di strade a velocità limitata rispetto a quelle esistenti. Entro il 2030, inoltre, tutti gli edifici scolastici del territorio comunale saranno accessibili in bicicletta. Proseguirà infine l’attività di ampliamento dei servizi alla ciclabilità.

Per mantenere il Piano funzionale nel tempo, sarà previsto un costante aggiornamento e periodiche revisioni, di cui la prima avverrà in parallelo alla redazione del Piano urbano per la mobilità sostenibile, la cui adozione è prevista per fine 2017.

 

NEI PROSSIMI DUE ANNI 8 TRATTI CICLABILI

Sono otto gli interventi di ampliamento della rete ciclabile che saranno realizzati nel breve periodo (2016-2018) e sono già stati inseriti negli strumenti di pianificazione economica del Comune.

I nuovi tratti dedicati alla mobilità dolce sono i percorsi ciclopedonali in sede propria in via Barozzi e via Emilia est, nel tratto tra le vie Ciro Menotti e San Giovanni Bosco; il collegamento tra i due percorsi esistenti nelle frazioni di Marzaglia Vecchia e Nuova; la pista di riconnessione tra il sottopasso ferroviario e l’abitato di Cittanova che sarà realizzata insieme alla nuova rotatoria di accesso allo Scalo merci; il tratto in affiancamento della prossima rotatoria in via Emilia ovest all’altezza di via Rosmini; il percorso ciclabile di collegamento di un’area oggetto di intervento edilizio di riqualificazione in via Emilia ovest tra le vie Amundsen e Polo; il collegamento dell’abitato di Ganaceto con la frazione Appalto di Soliera; e la connessione della zona Crocetta al centro città attraverso il completamento del sottopasso ferroviario tra le vie Maserati e Manara.

Oltre alla passerella ciclopedonale sul fiume Panaro in via di completamento, primo stralcio del percorso di collegamento tra San Damaso e San Cesario sul Panaro, nei prossimi due anni sarà realizzata anche una passerella ciclabile sul fiume Tiepido, che mette in comunicazione strada Curtatona e stradello Massa.

L’Amministrazione interverrà inoltre per la messa in sicurezza dei dieci punti critici in cui si riscontra una maggiore incidentalità sulla base dei dati relativi al periodo 2010-2015. I punti in questione, per i quali sono previsti interventi che vanno dalla risagomatura dell’incrocio all’installazione di segnalatori luminosi di attraversamento e dall’inserimento di tratti ciclopedonali allo spostamento delle strisce pedonali, sono gli incroci Menotti-Santa Caterina, Crispi-Bruni, Canaletto-Attiraglio, Divisione Acqui-Menotti, Emilia est (tra San Giovanni Bosco e Bonacini), Emilia ovest (all’altezza di via Ruffini), Vignolese-Fregni, Piave-Malagoli, Buon Pastore-Peretti, Delle Suore-Cialdini e Delle Suore-Parenti. Per gli altri punti critici emersi verranno elaborate successivamente soluzioni progettuali da attuare nel medio-lungo termine.

Agli 86 chilometri di strade con velocità massima consentita di 30 chilometri orari (di cui 24 in centro storico dal 2011 con una riduzione degli incidenti del 28 per cento), nei prossimi due anni si aggiungeranno altri 28,5 chilometri distribuiti in otto zone. Si tratta delle zone Bortolotti-La Spezia, Tabacchi-Parini, Torrenova, Cittadella, Cannizzaro, Corni-Cattaneo, Forlì-Faenza, Cittanova, San Damaso.

Il Comune ha inoltre in programma una serie di azioni di ampliamento dei servizi alla ciclabilità: l’installazione di almeno 200 nuovi porta-biciclette modello ‘Modena’, l’istituzione di cinque nuovi depositi protetti nelle zone di Porta nord (in aggiunta a quello già presente), via Santi, Parco Ferrari, Ex Moi, Ec Amcm, Gottardi, la verifica e l’implementazione di depositi protetti all’interno di aree scolastiche, l’aumento dei sensori per la rilevazione dei flussi ciclabili, l’analisi e l’aggiornamento del servizio C’Entro in Bici, l’adozione di misure volte a incentivare il bike to work e il riassetto dei sensi unici di marcia all’interno della Ztl (dopo un periodo di monitoraggio dell’efficacia del nuovo sistema di controllo elettronico), con l’obiettivo di linearizzare i percorsi ciclabili per favorirne la percorrenza.

Sono infine previsti 1.116 interventi per inserire nuova segnaletica verticale in prossimità di piste ciclabili dove risulta assente e verranno eliminati o sostituiti 784 segnali di tratti ciclabili, oltre a 30 relativi a velocità calmierata, per garantire l’uniformità della segnaletica e una maggiore riconoscibilità dei percorsi sia da parte degli utilizzatori delle due ruote, sia da parte degli altri utenti della strada, a favore di una maggiore sicurezza.

 

CON LA DIAGONALE NUOVE OPPORTUNITA’

Con la rimozione della linea storica della ferrovia Bologna-Piacenza, Modena ha a disposizione un grande canale di comunicazione tra il centro storico, la zona Madonnina e Cittanova, che rappresenta un’occasione per creare uno spazio pubblico, accessibile ai cittadini nel tempo libero e dedicato alla mobilità sostenibile, in particolare nel tratto dalla stazione al Polo Leonardo.

Sul riutilizzo di questo corridoio urbano che viene chiamato Diagonale sono in discussione diverse proposte, ma obiettivo imprescindibile è la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale in sede propria, corredato da verde pubblico che funga da parco lineare.

La progettazione definitiva della Diagonale è prevista nel lungo periodo, mentre l’obiettivo a breve termine relativo a questo asse è quello di riconnettere le due parti di città precedentemente separate dal tracciato ferroviario sia per la mobilità motorizzata sia per quella ciclabile e pedonale.

Tra il 2016 e il 2018 sono quindi previsti sei interventi di ricucitura esclusivamente ciclopedonale o con ciclabile e via, in abbinamento a un intervento stradale, alcuni dei quali in corso di realizzazione o progettazione esecutiva. Si tratta degli interventi tra le vie Breda-Paolucci, San Cataldo-Costa, Tabacchi-Cabassi, Fiorenzi-Rinaldi, Nobili-Saltini e Leonardo da Vinci-D’Avia nord.