“Apprendiamo dalla stampa la notizia che Esselunga ha comunicato al sindaco di Modena l’indisponibilità a rinnovare il protocollo sulle chiusure festive delle strutture commerciali per il 2017.
Una scelta, quella di Esselunga, che non comprendiamo, in particolar modo quando la stessa azienda dichiara che comunque ha già previsto un calendario di chiusure festive nel 2017 che quasi coincidono con quelle proposte dal sindaco Muzzarelli” – afferma
Paolo Montalti, segretario generale Filcams/Cgil Modena.
“E’ evidente, ed è noto che le liberalizzazioni del settore, introdotte dal Governo Monti con il cosiddetto Decreto Salva Italia del 2011, lasciano la totale libertà alle imprese commerciali di determinare gli orari di apertura, senza nessun limite. Ma è altrettanto evidente che l’obiettivo dell’intesa modenese (fra le poche a livello nazionale) non è quello di limitare questa possibilità, ma quello di creare una condizione tale, per la quale a Modena tutti gli esercizi commerciali, dai più piccoli a quelli della grande distribuzione, possano restare chiusi nelle festività civili e religiose che sono parte della nostra tradizione e dei nostri valori.
Il sindacato Filcams/Cgil ha sempre contrastato le liberalizzazioni sin dall’entrata in vigore della legge, la riteniamo una norma sbagliata, che crea dumping tra le piccole attività commerciali e la grande distribuzione organizzata, che non favorisce e non ha favorito la ripresa dei consumi e non ha creato occupazione, ma al contrario ha aumentato i disagi alle lavoratrici ed ai lavoratori, già sottoposti ad ampie forme di flessibilità oraria.
Per questi motivi, consideriamo positiva l’esperienza di Modena con il Patto, voluto dal sindaco Muzzarelli, con il quale è stato possibile nell’ultimo biennio garantire il rispetto di alcune festività e riteniamo un errore abbandonare questo percorso.
Vogliamo quindi lanciare la proposta di un confronto più ampio, che veda coinvolte da parte dell’Amministrazione comunale, le Associazioni di Categoria del Commercio, le imprese della Grande distribuzione, le Associazioni dei consumatori e le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori del settore, che in attesa di una nuova legge che regolamenti il settore in modo più equo, metta nelle condizioni di rinnovare il Patto a Modena, con tutte le parti in causa, per il rispetto di quelle festività civili e religiose che sono parte del comune sentire, sia per tradizione che per valori.
Un Patto di Civiltà che – conclude il segretario generale Filcams/Cgil Modena –  potrebbe essere poi il riferimento anche per le altre amministrazioni comunali della Provincia”.