Chi, tra gli amanti dei classici, non ha amato la giovanissima Else costretta a prostituirsi per salvare il padre dalla galera? Che denuncia con il suo suicidio l’ipocrisia e la violenza della società borghese del tempo. Altre epoche, altri contesti sociali, ma la donna/merce di scambio resta di triste attualità. E’ la corda di questa verità che tocca il teatro Rebis con la lettura scenica di La signorina Else dal testo di Arthur Schnitzler, domenica 11 dicembre (ore 18) al Drama Teatro di via Buon Pastore, a Modena.

La storia è nota. Else è una diciannovenne viennese di buona famiglia borghese; il padre ha il vizio del gioco e rischia l’arresto. A lei toccherà piegarsi al volere della madre e ottenere il denaro che serve da un vecchio e ricco amico di famiglia, per evitare il tracollo.

Il regista di Rebis, Andrea Fazzini, intende questa lettura un “attraversamento” drammaturgico del testo di Schnitzler, uno dei primi autori (era il 1924) ad occuparsi in maniera così viscerale del tema della violenza sulle donne. “Violenza sottile, sociale, patriarcale – dice il regista – Violenza di costume, strisciante, che vede protagonista un’adolescente schiacciata da responsabilità più grandi della sua età. L’opera è anche un’introspezione umana e psicologica, spesso messa in relazione alle coeve sperimentazioni psicoanalitiche, data anche la fitta corrispondenza tra Schnitzler e Freud”.

L’attrice Meri Bracalente darà voce alle fragilità, alla trasparenza trafitta di una giovane donna vittima di un gioco adulto, che con superficialità e cinismo ne spegne la grazia.

Il cantante Giuliano Bruscantini, con una tessitura vocale spezzata e minimale, farà da contrappunto ipnotico al precipitare degli eventi, dialogando con la voce interiore di Else, con le sue speranze e le sue incrinature. La materialità visionaria di Frediano Brandetti collocherà nello spazio l’ingigantirsi delle soglie attraversate da Else.

Anche l’atteso passaggio a Modena del Teatro Rebis rientra nel programma del Drama La corsa di fuochi dedicato, quest’anno alla comunità.

E’ una comunità infatti quella che Drama sta creando con il suo pubblico, con il sostegno delle Istituzioni cittadine e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Un teatro che guarda al sociale con la lente della creatività e lo restituisce al pubblico attraverso l’arte della scena che, spesso, si fa “militanza” di fronte alle sfide della nostra epoca. (per informazioni e prenotazioni  328 1827323 info@dramateatro.it)