kali_maloneMercoledì 30 novembre a partire dalle 20.30, al Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo, in via San Vitale 63,  si svolgerà un doppio appuntamento di “La città delle donne”, la rassegna curata da  Anna Maria Tagliavini e realizzata nell’ambito di CONCIVES 1116 – 2016, per celebrare i novecento anni del Comune di Bologna attraverso alcune delle figure femminili illustri della città.

Il programma.

Si inizia alle ore 20.30 con la presentazione di “Le ragazze del rock. 40 anni di rock femminile italiano”, il primo libro che racconta la storia del rock femminile italiano, scritto da Jessica Dainese, a cura di Oderso Rubini. Il testo verrà introdotto per l’occasione dagli autori e dalla scrittrice e cantautrice bolognese Grazia Verasani.

A seguire, alle 21.15, le giovanissime interpreti Caterina Barbieri (compositrice e performer di musica elettronica) e Kali Malone (compositrice e chitarrista americana, ma di base a Stoccolma) presenteranno “Fundament”, una composizione originariamente commissionata da Berlin Atonal ed eseguita per la prima volta nell’edizione 2016 dello storico festival berlinese. Elaborata tra l’Italia e la Svezia, Fundament è stata composta per chitarre elettriche e sintesi analogica e digitale, ispirata ai canoni, ai pattern additivi e all’intonazione naturale. Il design compositivo severo e minimalista alla base del pezzo definisce un suono grave e intenso.

Con un balzo nel XXI secolo si conclude “la città delle donne” che negli scorsi mesi, ha presentato un programma incentrato sulle donne che hanno fatto la storia di Bologna in epoche diverse e con diversi talenti. Figure come  Angelica Bonfantini, Novella D’Andrea, Christine de Pizan, Lucrezia Vizzana, Lavinia Fontana, Anna Morandi, la Marchesa Tanari e Laura Betti hanno accompagnato il pubblico in un viaggio nel tempo tra arte, scienza e filantropia, attraverso le descrizioni e gli approfondimenti di alcuni importanti studiose e studiosi.

Le ragazze del rock. 40 anni di rock femminile italiano.
Per la prima volta viene raccontata in un libro la storia del rock femminile italiano. Dai primi complessi beat di donne degli anni ‘60, attraverso il punk, la scena Riot Grrrl, fino al rock di oggi: racconti di donne che hanno fatto o stanno facendo la storia del rock femminile in Italia. È ancora una volta il punk a stimolare la nascita delle prime all-female bands e sebbene quasi nessuna di esse (Clito, Antigenesi, Remote Control) abbia inciso dischi, hanno avuto un ruolo fondamentale. Hanno ispirato altre donne a salire sul palco, e hanno messo in discussione l’egemonia maschile negli ambienti della controcultura.
Il secondo periodo, quello che va dagli anni ‘90 alla fine del secolo, è caratterizzato all’estero da una comunicazione che si sofferma più sull’aspetto ‘modaiolo’ che sui contenuti musicali (Hips, Lips, Tits, Power il titolo di un articolo apparso su Q nel ‘94), ma vede parallelamente la crescita di un movimento Riot Grrrl italiano (Le Bambine Cattive, My Sisterical), e gruppi femminili (Motorama, Mumble Rumble) autonomi per la qualità dei progetti e la determinazione nel realizzarli. Oggi non è più un problema di genere: sono tante e sono brave, parlano di temi sociali e femminili, suonano sempre meglio anche strumenti tipicamente ‘maschili’ come la batteria o la chitarra, ed hanno quell’energia e quella sfrontatezza che i maschi, fin troppo impegnati a osservare se stessi, ormai non hanno quasi più.

Jessica Dainese è nata e cresciuta sui Colli Euganei. È quindi costretta, in giovinezza, a lasciare il paese natìo alla ricerca di luoghi più consoni a saziare le sua fame di rock: prima gli Stati Uniti, poi l’Inghilterra. Dopo una lunga militanza nella scena underground internazionale, nel 2001 inizia a collaborare con l’inserto Alias de Il Manifesto, pubblicazione per cui scrive tutt’oggi. Ha scritto anche per Rolling Stone, Vogue Italia, Rumore, Ritual, Max, Punkster, Blow Up, ed estratti dai suoi articoli e fanzine sono stati citati in libri quali Riot Grrrl: revolution girl style now! (Black Dog Publishing, London, 2007) e Le mie cose (Bruno Mondadori, 2005). Nel 2010 pubblica il libro La felicità è una fetta di vinile, e nel 2011 Le Ragazze del Rock (Sonic Press/ NdA, a cura di Oderso Rubini), al quale è stato affiancato anche un cd (Spit/Fire 2012).

Caterina Barbieri – foto in basso (Bologna, 1990) è una compositrice e performer di musica elettroacustica. È attiva nella ricerca e produzione musicale tra Berlino, Bologna e Stoccolma, dove dal 2013 collabora assiduamente con gli studi nazionali di musica elettronica Elektronmusikstudion. Il focus minimalista della sua ricerca sorge da una meditazione sulle forme d’onda semplici e l’esplorazione del potenziale polifonico e poliritmico dei sequencers. La sintesi, la ripetizione e la permutazione di pattern sono i mezzi principali tramite cui stilizzare i suoni in severe geometrie di tempo e spazio, nel confine tra minimalismo, drone e techno. Dopo aver concluso gli studi di chitarra classica e musica elettronica al Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna, Caterina si è laureata in Lettere Moderne con una tesi di Etnomusicologia sul rapporto tra musica indostana e minimalismo. Dopo la pubblicazione sulla statunitense Important Records del suo album di debutto Vertical nel 2014, la sua musica è stata commissionata e presentata in vari contesti internazionali di musica sperimentale fra cui Norbergfestival (SE), Worm (NL), Dancity (IT), RoBOt (IT), Elektronmusikstudion (SE), Art’s Birthday Party (SE), De Montfort University (UK), MaerzMusik e Atonal (DE). Dall’inizio del 2016 collabora con l’agenzia dello storico festival berlinese Atonal. I suoi due ultimi lavori, POC – Patterns of Consciousness e Virtual Fundament saranno pubblicati su Important Records nell’autunno 2016.

Kali Malone – foto in alto (Colorado, 1994) è compositrice e chitarrista americana di base a Stoccolma, dove studia composizione elettroacustica presso la Royal University of Music. Compone musica in just intonation per sintetizzatore Buchla, organo e strumenti a corda, e ha esordito discograficamente nel 2014 con uno split tape condiviso con Caterina Barbieri sotto i rispettivi pseudonimi Medicine Bow e Morbida. Ha inciso per etichette svedesi e americane progetti musicali in solo (Tragic Chorus, Bleak Environment/ XKatedral 2016), duo (Sorrowing Christ con Aaron Miller Rehm, Ascetic House 2016) e come componente del quartetto audio-visuale Hästköttskandalen (Space Girls, Fylkingen 2015). La sua musica è stata presentata in vari contesti internazionali di musica sperimentale, come Norbergefestival (SE) e Atonal (DE).

caterina-barbieri

“CONCIVES 1116 – 2016. Nono centenario del Comune di Bologna”.
Un grande anniversario come quello dei nove secoli di vita del Comune di Bologna offre l’opportunità di ripercorrere l’itinerario compiuto dalle tante generazioni che ci hanno preceduto per acquisire una rinnovata consapevolezza delle risorse comuni e per proiettarci verso il futuro cercando di realizzare le aspettative del presente. Così le celebrazioni non si sviluppano solo sul filo della memoria, ma anche su quello della contemporaneità: i 900 anni sono infatti uno stimolo per riflettere su temi attualissimi come quello delle trasformazioni istituzionali in corso attraverso la formazione del Comune metropolitano o quello dell’inclusione dei nuovi cittadini.

Tutto il programma su http://nonocentenario.comune.bologna.it/eventi/