TizianoMotti_5_autNei primi 9 mesi mesi del 2016 sono stati stipulati 1.213.334 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) a fronte di 1.165.879 cessazioni di rapporti di lavoro stabili. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, sulla base dei dati dell’Inps. Nell’Osservatorio sul precariato Inps spiega che il saldo positivo per 47.455 unità è di oltre il 90% inferiore a quello dello stesso periodo del 2015 (519.690), quando però per le assunzioni a tempo indeterminato era in vigore l’esonero contributivo previdenziale totale.   Allo stesso tempo, Nei primi 9 mesi del 2016 i licenziamenti sono cresciuti nel complesso del 4% rispetto allo stesso periodo del 2015 (da 430.894 a 448.544) mentre sono aumentati del 28% quelli per motivi disciplinari (giusta causa e giustificato motivo). Il dato è stato diffuso dal presidente dell’Istituto, Tito Boeri, spiegando che nel periodo è aumentata l’occupazione e che dal 2014 in poi si registra un calo della probabilità di essere licenziati. “Il cambiamento che ha avuto maggiore effetto sull’aumento dei licenziamenti disciplinari – sottolinea Boeri – è l’introduzione delle dimissioni on line. Questa normativa ha di fatto portato a una riduzione delle dimissioni volontarie (la procedura infatti, sottolinea, è troppo complicata, soprattutto per gli stranieri) e un aumento dei licenziamenti disciplinari”.