Un coordinatore tecnico-scientifico dell’Unità di crisi e un coordinatore operativo. Sono, rispettivamente, Maria Luisa Moro, direttore dell’Agenzia sociale e sanitaria regionale, e Roberto Cagarelli, del Servizio prevenzione collettiva e sanità pubblica: la Regione Emilia-Romagna ha ritenuto opportuno indicarli in seguito all’incontro dell’Unità di crisi avvenuto ieri a Parma, in cui gli esperti presenti hanno individuato ulteriori misure da attuare in base all’evoluzione del focolaio epidemico di Legionella.

“Come Regione interveniamo in modo che venga fatto tutto il necessario per arrivare a una rapida e definitiva risoluzione della legionellosi: un coordinamento delle attività va proprio in questa direzione” sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi.

Roberto Cagarelli sarà impegnato a tempo pieno a Parma fino alla completa risoluzione dell’infezione. Oggi sarà presente sia all’incontro del pomeriggio tra il Comune e le Aziende sanitarie di Parma, sia all’assemblea pubblica organizzata per le ore 21 all’Auditorium della scuola “Don Milani”.

“Fin dai primi casi riscontrati a Parma, la Regione si è attivata immediatamente per monitorare la situazione e assicurare alle istituzioni e alle Aziende sanitarie il supporto necessario per individuare e risolvere le cause dell’infezione- ricorda l’assessore- . Venerdì scorso si è svolta una video conferenza tra esperti regionali e aziendali per una prima valutazione della situazione e degli interventi messi in campo dalle Aziende sanitarie”. Ieri, la riunione a Parma degli esperti “che compongono l’Unità di crisi attivata dalla Regione la scorsa settimana. Dopodiché- conclude Venturi- abbiamo deciso subito di affidare il coordinamento dell’Unità a due nostri professionisti, che vantano una grande esperienza nel settore dell’epidemiologia e della sanità pubbliche. In particolare, Roberto Cagarelli coordinerà l’adozione delle misure integrate e degli interventi che si renderanno eventualmente necessari”.