CamelliniGuerzoniDondiManca poco più di un mese all’apertura dei giochi paralimpici a Rio De Janeiro nei quali l’Italia del nuoto difenderà la bandiera con venti atleti. Cecilia Camellini ha incontrato la stampa e i media nel parco della piscina Dogali. Assieme al presidente della ASD Tricolore Ettore Pacini per i cui colori gareggia la formiginese, erano invitati e presenti l’assessore allo sport Giulio Guerzoni con Paola Francia a rappresentare il Comune di Modena, il delegato CONI Andrea Dondi e il presidente della SSD Dogali Giorgio Baroni.

“Per me sarà la terza Paralimpiade e mi auguro di vivere anche questa volta le grandi emozioni che solo lo sport riesce a regalare. Siamo arrivati a questo traguardo importante attraverso un lungo percorso di allenamento, partito l’estate scorsa.

La stagione precedente a questa, quindi nel corso del 2015, ho dedicato maggiori energie agli studi in psicologia clinica all’università di Bologna: in quel periodo di tempo ho continuato a nuotare dando priorità agli esami universitari. Per questo motivo non ho partecipato alle competizioni internazionali previste in calendario. Una volta conclusa la sessione estiva all’università ho ripreso gli allenamenti in modo più intenso, una volta al giorno fino a settembre, mese in cui è stata aggiunta anche l’attività in palestra.

La preparazione si è ulteriormente intensificata negli ultimi mesi, durante i quali abbiamo potuto osservare anche i primi risultati positivi: una medaglia d’oro, una d’argento e due di bronzo ai campionati Europei IPC a Madeira, in Portogallo. Ora siamo quasi pronti per partire e stiamo cercando di raggiungere uno stato di forma ottimale con sessioni di allenamento giornaliere sia mattutine che pomeridiane per essere la meglio durante il mio percorso brasiliano che mi vedrà impegnata il 9 settembre nei 100 dorso, il 10 settembre nei 400 stile libero, il 12 settembre nei 50 stile libero e il 15 settembre nella gara regina dei 100 stile libero.

La realizzazione di questo progetto che ci porterà a Rio è stato possibile grazie all’impegno costante e professionale del mio allenatore Matteo Poli, al sostegno della mia famiglia, della società sportiva A.S.D. Tricolore e di coloro che sul nostro territorio credono nello sport paralimpico: le aziende Tecno Diamant e Tecnosint (in particolare nella persona di Atos Serradimigni), Sistemi Automatici per i Trasporti S.p.a., lo studio osteopatico Le Maree, la società Sea Sub, il comune di Modena e le piscine Dogali che ringrazio per la disponibilità ed il supporto logistico formito”.