Invalsi-CASL’ingresso dell’Ufficio Scolastico Regionale, a Bologna, stamani è stato trovato bloccato con una catena e alcuni pannelli con le scritte ‘Blocchiamo le invalsi’. Sono stati gli impiegati dell’ufficio a trovare il portone sbarrato: i vigili del fuoco hanno tagliato la catena, poi sequestrata dalle forze dell’ordine. La protesta è stata ‘rivendicata’ dal Cas (Collettivo Autonomo Studentesco): “Stanotte abbiamo bloccato la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale con catene e pannelli di legno, per ribadire il nostro rifiuto verso i test Invalsi – scrive su Facebook il Cas – dannosi per la didattica e che, come già ribadito, non fanno altro che puntare a una standardizzazione dei saperi e classificare attraverso i risultati le scuole in serie A e serie B, sprecando tantissime risorse (24 milioni all’anno senza contare gli stipendi dei responsabili) mentre noi studenti siamo costretti a passare la maggior parte del nostro tempo in edifici pericolanti, senza laboratori, materiali e spesso anche professori.

Abbiamo quindi voluto compiere questo forte atto di denuncia contro l’Usr, oltre che alle Invalsi stesse, perché questa istituzione, che invia i test alle scuole, nelle molte occasioni in cui gli studenti sono andati a chiedere una presa di posizione sui disagi che quotidianamente subiscono negli istituti anche a causa della Buona Scuola, non ha saputo dare altra risposta che scaricare la responsabilità su chi sta più in alto di essa. Dato che è compito loro distribuire le risorse nelle scuole, riteniamo inaccettabile la totale mancanza di soluzioni”.

“Invitiamo perciò oggi tutti gli studenti e le studentesse – conclude Cas – a boicottare i test della scuola-azienda per ribadire il nostro rifiuto a questo modello di scuola!”