“Il Parlamento europeo ha accolto le nostre sollecitazioni. Non si può bloccare gli alimenti in base alle loro caratteristiche nutrizionali”. Il responsabile di Lapam Confartigianato Agroalimentare, Daniele Casolari commenta soddisfatto il voto dell’Europarlamento che ha bocciato il sistema inglese dell’etichetta ‘a semaforo’ sugli alimenti e ha chiesto di rimettere in discussione il fondamento scientifico dei profili nutrizionali.
“Classificare gli alimenti soltanto in base al loro contenuto di sale, zucchero e grassi – sottolinea ancora Casolari – significa paradossalmente penalizzare molti cibi della dieta mediterranea. In realtà non esistono cibi buoni o cattivi ma soltanto diete più o meno equilibrate, sulla base di come gli alimenti vengono associati tra di loro secondo le abitudini e le tradizioni dei diversi Paesi. Senza considerare l’impatto economico provocato dalle soglie dei profili nutrizionali che rischiano di provocare gravi conseguenze sulla filiera agroalimentare italiana (formaggi, carni, dolci, e in generale prodotti tipici con marchio di qualità Dop, Igp, Stg) che, soltanto nell’artigianato, conta91.000 imprese con 160.000 addetti. Si finisce così per giustificare l’imposizione di tasse supplementari o altre forme di restrizione, come appunto l’etichettatura a semaforo contro la quale Lapam Confartigianato si batte da sempre”.

“Una  scelta che valorizza la qualità degli alimenti e la salute dei consumatori – conclude Casolari -. Una decisione, quindi, che premia il Made in Italy”.