MaseratiProseguono le notizie preoccupanti sul futuro di Maserati Spa. “Il futuro dello stabilimento si fa ancor più a tinte fosche dopo l’apertura di una nuova procedura di cassa integrazione per il mese di marzo/inizio aprile – spiega in una nota Fiom/Cgil Modena – L’azienda ha già fatto ricorso all’ammortizzatore per 4 giorni in febbraio per 304 addetti, e ora apre una procedura più impattante di 9 giornate di cassa integrazione ordinaria dal 21 marzo al 3 aprile 2016, sempre per 304 addetti (250 in produzione, i restanti fra gli impiegati).
Il ricorso all’ammortizzatore nelle motivazioni dell’azienda è per allineare i volumi di vendita alla capacità produttiva”.
“Questa nuova procedura – afferma Cesare Pizzolla segretario Fiom/Cgil Modena – conferma purtroppo tutte le preoccupazioni che da tempo la Fiom/Cgil solleva e che sono state al centro anche dell’incontro pubblico con istituzioni locali e i parlamentari dello scorso 1° febbraio”.
“Alla luce di ciò – prosegue il segretario della Fiom – non è più rinviabile un incontro unitario dove l’azienda faccia chiarezza sulle prospettive produttive, convocando l’insieme delle organizzazioni sindacali”.
La Fiom/Cgil considera positivo l’interessamento da parte dei parlamentari modenesi Baruffi e Guerra alla vicenda Maserati e si augura che l’incontro da Loro chiesto al ministro Guidi porti ad un coinvolgimento attivo del Governo per fare chiarezza e soprattutto dare certezze ai lavoratori di Maserati.
Già nella giornata odierna la Fiom/Cgil invierà alla direzione aziendale la richiesta di incontro per esperire la procedura di cassa integrazione e chiedere un coinvolgimento dei vertici ai più alti livelli di Maserati, a cominciare dall’amministratore delegato. “I dirigenti – afferma Pizzolla  – devono venire a Modena per dire con chiarezza cosa sta succedendo negli stabilimenti Maserati e quali sono le prospettive del sito modenese”.