Gardenia-incontro-24La ceramica Gardenia di Fiorano modenese conferma l’impegno a riprendere l’attività produttiva il 5 ottobre, quando scadrà la cassa integrazione che attualmente riguarda circa 120 dipendenti sui 280 complessivi. La volontà dell’azienda è stata illustrata giovedì 24 settembre nel corso di un incontro in Provincia al quale hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda stessa, del sindacato, il sindaco di Fiorano Francesco Tosi, Luca Gozzoli in rappresentanza della Provincia, Paola Cicognani della Regione Emilia Romagna  e Glauco Roberti di Confindustria ceramica.

Oltre all’impegno per la ripresa produttiva, «salvo impedimenti estranei alla volontà dell’azienda», si legge nel documento scaturito dall’incontro, le parti hanno concordato di aprire un tavolo di confronto al quale partecipano anche la Provincia, il Comune e, quando necessario, la Regione.

Nel frattempo l’azienda si impegna a retribuire regolarmente i lavoratori in attività nel mese di settembre (circa 150 impegnati nel settore commerciale e amministrativo) al fine di soddisfare gli ordinativi che, come hanno confermato i vertici aziendali, «continuano ad arrivare e grazie alla partecipazione al prossimo Cersaie puntiamo ad acquisirne di nuovi» ha affermato il presidente del Consiglio di amministrazione Giuseppe Ferrari). L’azienda ha annunciato inoltre la disponibilità della Banca Interprovinciale di Modena ad accendere conti correnti a favore dei lavoratori sui quali consentire l’apertura di finanziamenti ad hoc, senza costi e interessi, al fine di fornire un sostegno al reddito, dopo la mancata liquidazione della retribuzione di agosto.

Per i lavoratori attualmente in cassa integrazione, inoltre, l’accordo comprende la possibilità di attivare il protocollo regionale di anticipazione sociale in base al quale le banche possono liquidare in anticipo la cassa integrazione.

Ferrari, dopo aver ricordato che l’azienda ha avviato il 7 settembre scorso la procedura di concordato “con continuità” proprio prevedendo «una ripresa produttiva in tempi brevi», ha annunciato che «nelle prossime settimane un nuovo Piano industriale che non prevede riduzione di personale. Il conto economico dell’azienda è positivo – ha ricordato Ferrari – ma il problema sono debiti che tuttora pesano».

Nel corso della discussione Claudio Tonelli della Filctem Cgil e Massimo Muratori della Femca-Cisl hanno chiesto «garanzie per il futuro perché finora non abbiamo ricevuto nessuna rassicurazione per il 280 dipendenti ma anche per i circa 500 lavoratori dell’indotto coinvolti da questa crisi aziendale».

Il sindaco di Fiorano Francesco Tosi ha sottolineato l’importanza dell’annuncio dell’azienda che «non ci saranno esuberi, che saranno disponibili nuove risorse e l’accordo con la banca per gli stipendi arretrati. Ora però serve la collaborazione di tutti affinché il percorso positivo avviato sia portato a termine», mentre Luca Gozzoli, in rappresentanza della Provincia, ha ribadito che le «istituzioni faranno la loro parte, perché ci sono in gioco centinaia di posti di lavori, compreso l’indotto, che devono essere salvaguardati».