polizia_20Nella giornata di ieri, a seguito di una segnalazione giunta dalla Polizia Postale di Asti, della presenza di un probabile truffatore presso l’Ufficio Postale di viale Timavo, un equipaggio della Squadra Volante veniva inviato sul posto dalla Centrale Operativa della Questura.
Gli operatori giunti sul posto prendevano contatti con la vice direttrice della succursale la quale riferiva agli agenti, che circa 1 settimana prima, la Polizia Postale di Asti aveva richiesto alcuni dati per delle indagini riguardanti un cittadino residente nella provincia Reggiana. Detto cittadino aveva incassato presso un ufficio postale di quella città un vaglia, che successivamente è risultato essere il provento di una serie di frodi:  dette truffe consistono nella pubblicazione, su vari siti di annunci commerciali o riviste del settore, da parte del malvivente, di falsi annunci di locazione riguardanti appartamenti o unità immobiliari a fronte di un canone ribassato rispetto al valore di mercato, pattuendo con l’ignara vittima il pagamento di un piccolo acconto tramite vaglia postali o ricariche su carte prepagate .
La dirigente, proseguendo, riferiva che in data odierna, veniva interpellata da una sua collaboratrice, in servizio presso lo sportello postale, in merito all’incasso di alcuni vaglia veloci, da parte di un uomo, che a fronte del medesimo intestatario riportavano diversi indirizzi di residenza. A questo punto la dirigente e l’impiegata verificando dai documenti la residenza anagrafica dell’uomo e notando la discordanza dei dati, memori del fax ricevuto nei giorni antecedenti, prontamente allertavano la Polizia Postale cercando di tergiversare con l’uomo per trattenerlo fino all’arrivo di una pattuglia.
All’arrivo degli agenti l’uomo si era già allontanato insieme ad un complice a bordo di un autovettura, avendo intuito forse l’imminente arrivo della Polizia, lasciando però allo sportello i suoi documenti, dai quali si è risaliti alle sue generalità per B.G. 25 anni, cittadino italiano.
Sono in corso le indagini da parte della Squadra Mobile per rintracciare il “truffatore”.