Vacca Bianca ModeneseDalla vacca bianca modenese alla pecora cornella, dalla mela campanina all’olivo della collina modenese, dalle ciliegie di Vignola al lambrusco di Fiorano e Festasio: prodotti del territorio che la Provincia di Modena sostiene e valorizza attraverso un progetto comprensoriale finalizzato al recupero, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità a tutela del patrimonio genetico di varietà e razze autoctone, avviato due anni fa e finanziato con risorse del Programma di sviluppo rurale.

I risultati di questo progetto saranno presentati nel corso del convegno “La biodiversità agricola in provincia di Modena” in programma giovedì 24 ottobre a villa Bisbini a Marano sul Panaro (inizio alle ore 9.30). Dopo i saluti delle autorità – il sindaco di Marano Emilia Muratori e il presidente della Provincia Emilio Sabattini – e la presentazione dell’assessore provinciale all’Agricoltura Luca Gozzoli, la parola passerà agli agricoltori custodi della biodiversità e agli enti coinvolti nella realizzazione dei progetti: dal presidente dell’associazione allevatori Alessandro Marchi che parlerà della Bianca modenese al tecnico del Gal Alessio Zanon Cornella che si soffermerà sulla pecora Cornella, così come Daniele Bigi, direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna, mentre Giovanni Cuocci dell’osteria “La lanterna di Diogene” e Fabrizio Rigotto del centro di terapia integrata “La lucciola” parleranno della Gallina modenese tra osteria e terapia. E ancora: le ciliegie tipiche di Vignola nella relazione di Gino Qurtieri (Slow Food), la mela campanina con l’agricoltore Benedetto Bonomi, Festasio e lambrusco di Fiorano con Marco Simoni e Mirco Melotti di Astra Innovazione e Sviluppo e Giovanni Nigro del Crpv. Interventi conclusivi di Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food, e Giancarlo Cargioli dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna.