La Giunta regionale deve “sostenere congiuntamente i Consigli comunali di Castel di Casio, Granaglione e Porretta Terme”, in provincia di Bologna, affinché formulino entro i termini stabiliti dalla legge un provvedimento che istituisca “un nuovo Comune mediante fusione” e deve valutare il risultato del processo partecipativo in modo che, qualora “i Comuni favorevoli fossero due” si proceda “in ogni caso con il progetto di legge per promuovere la fusione solo tra i Comuni interessati”.

Lo chiede una risoluzione, approvata all’unanimità dai presenti in Aula, e sottoscritta da Marco Monari (Pd), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), Andrea Defranceschi (Mov5Stelle), Roberto Sconciaforni (Fds), Liana Barbati (Idv), Manes Bernardini (Lega nord) e Andrea Pollastri (Pdl), nella quale si ricorda che i tre Comuni, “in virtù della loro conformazione urbanistica costituiscono già, nei fatti, un’unica realtà territoriale” e che i due terzi della popolazione risiedono a ridosso del medesimo centro urbano.

I consiglieri segnalano che il superamento dei confini amministrativi di questi Comuni “è presente nel dibattito istituzionale sin dai primi anni ’60 del secolo scorso” e che” le Amministrazioni di Granaglione e Porretta Terme, attraverso la costituzione dell’Unione tra i due Comuni, già dal 2009 gestiscono in forma associata diversi servizi tra cui alcuni fondamentali”, consentendo così di ottenere “risparmi, efficientamento e razionalizzazione sia nella spesa per i servizi che nell’utilizzo del personale impiegato”. A testimonianza dell’interesse sul tema, da anni in questi territori opera anche un Comitato per la Fusione dei Comuni.

Nella risoluzione si evidenzia che due anni fa il Consiglio dell’Unione invitò i Consigli comunali di Castel di Casio, Granaglione e Porretta Terme a richiedere alla Giunta della Regione Emilia-Romagna l’attivazione dell’iter legislativo per istituire un nuovo Comune mediante fusione e che già allora il Consiglio di Castel di Casio si dichiarò sfavorevole, a differenza degli altri due Comuni che approvarono la delibera con voto unanime.

Durante il dibattito in Aula sono intervenuti: Monari (Pd), Bernardini (Ln), Malaguti (Pdl), Naldi (Sel-Verdi), Bignami (Pdl), Mumolo (Pd), Vecchi (Pdl), Defranceschi (M5S), Mandini (Idv).