“A sei mesi dal terremoto la commissione Bilancio della Regione ha emesso la propria sentenza di condanna nei confronti delle vittime del sisma. Con la sospensione della discussione sulla no tax area si sono soffocati mesi di richieste dei territori e le delibere di 11 consigli comunali e due Province. La Regione ha scelto di prostrarsi alle vessazioni di Monti”. Così i consiglieri del gruppo regionale della Lega Nord Mauro Manfredini, Manes Bernardini, Stefano Cavalli e Roberto Corradi commentando la sospensione della proposta leghista della zona franca decisa questo pomeriggio dalla commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali” di viale Aldo Moro.
“La nostra proposta di legge a favore della ‘no tax area’ è stata depositata il 12 giugno scorso – spiegano i consiglieri del Carroccio –, a pochi giorni dal sisma. Per sei mesi è stata relegata in fondo ai cassetti, da cui è riemersa solo in seguito ai nostri ripetuti solleciti e oggi la maggioranza ha sventolato cavilli per rimandare ulteriormente la discussione”. “Dopo tutti questi mesi molti esponenti Pd hanno dimostrato di non aver neanche letto la nostra proposta di legge, né di saper sostenere una sola argomentazione valida. Nonostante la totale disponibilità, da noi manifestata, a modificare il testo per renderlo condivisibile sia dal punto di vista tecnico che politico, la maggioranza di centrosinistra non ha voluto sentire ragioni e, con un atteggiamento pretestuoso, è arrivata al punto di mettere in dubbio il fatto che il modenese sia un’area economicamente strategica per il Paese, con il suo due per cento di Pil e la presenza di distretti noti in tutto il mondo, biomedicale e ceramico in primis”.
“Undici consigli comunali si sono formalmente espressi a favore della no tax area: Carpi, Maranello, Zocca, Pavullo, Vignola, Mirabello, Lama Mocogno, Bondeno, Sant’Agostino, Finale Emilia, Vigarano Mainarda. A questi si aggiungono: le Province di Forlì e Mantova, 15 associazioni di categoria, i Verdi e il Pdl. Neanche l’evidenza ha smosso l’immobilismo della Regione. Per mesi il presidente Errani e l’assessore Muzzarelli hanno bollato la ‘no tax area’ come ‘discriminatoria’ perché prevede agevolazioni anche per chi ha subito danni indiretti. Oggi – di fronte all’esasperazione della popolazione e delle categorie economiche – si sono dovuti rimangiare mesi di ostruzionismo, ma il ‘no’ ideologico di questa maggioranza di centrosinistra è rimasto”.
“Ricordiamo ai detrattori del Pd che il via libera all’istituzione della no tax area è arrivato addirittura dal commissario europeo alla concorrenza Almunia, interpellato dalla Lega Nord in Europa – precisa il deputato Fabio Rainieri, segretario della Lega Emilia -. Ci lascia inoltre molto stupiti il fatto che Errani abbia recentemente annunciato di voler chiamare a raccolta i parlamentari del Pd dal momento che da un presidente della Regione e commissario per la ricostruzione ci aspetteremmo un atteggiamento super partes. Non vorremmo che l’intenzione fosse quella di mettere a tacere una proposta come la no tax area, l’unica risposta strutturale che possiamo garantire ai territori colpiti dal sisma”.