“La notizia di un’opposizione dei parlamentari alla scelta di equiparare i propri stipendi alla media europea e’ falsa e va dunque smentita con fermezza anche per l’enorme danno che, in una situazione economica e sociale cosi’ grave, essa puo’ creare alla democrazia. Siamo del tutto consapevoli del peso dei sacrifici per le famiglie e per i lavoratori del nostro Paese e siamo pronti a condividerli”. E’ quanto scrivono in una nota il parlamentari del Pd di Bologna Gianluca Benamati, Donata Lenzi, Antonio La Forgia, Salvatore Vassallo, Sandra Zampa, Rita Ghedini, Paolo Nerozzi, Gian Carlo Sangalli e Walter Vitali.
“Da mesi abbiamo assunto deliberazioni in tal senso sia alla Camera che al Senato con l’intento di equiparare il trattamento dei membri del Parlamento italiano alla media europea e non e’ affatto vero che le osservazioni sulla costituzionalita’ del decreto ‘Salva Italia’ avessero lo scopo di differire o evitare questa scelta” precisano gli esponenti Democratici, ricordando pero’ anche che “nell’ultimo biennio la cosiddetta ‘indennita” parlamentare e’ gia’ stata ridotta in due successive occasioni”.
“Riteniamo pero’ che le ragioni di equita’ e di solidarieta’ sociale richiedano oggi un ulteriore intervento sul trattamento economico dei membri del Parlamento – ribadiscono gli eletti del Pd – e ci impegneremo quindi, per quanto nelle nostre facolta’, perche’ i due rami del Parlamento diano pronta esecuzione alle deliberazioni che hanno gia’ unanimemente assunto, senza indulgere in tecnicismi dilatori”.