stranieri_3L’Italia è il paese dell’OCSE che ha registrato il maggior afflusso di migranti nell’ultimo decennio. Questo ha generato nella popolazione autoctona paure ingiustificate sul rischio di una possibile trasmissione di “pericolose infezioni” da parte di chi proviene da altre latitudini. Diverse ricerche, svolte nei principali centri urbani e nelle regioni a maggior densità abitativa, hanno evidenziato, tuttavia, che le malattie cosiddette di importazione, come malaria e febbri emorragiche, rappresentano casi eccezionali.

Oltre il 70% delle infezioni cui sono soggetti gli immigrati sono, in realtà, le stesse che colpiscono i cittadini italiani. Esse riguardano gli apparati gastroenterologico, respiratorio, osteo-articolare. Nei rimanenti casi si manifestano infezioni croniche acquisite nel Paese di origine, ma presenti anche in Italia, quali: tubercolosi, Aids, epatiti croniche e malattie veneree, che possono costituire un problema sia personale che di salute pubblica.

È alle modalità di gestione di queste ultime da parte dei servizi socio-sanitari della nostra Regione che verrà dedicato, domani 16/10, l’incontro “Patologia infettiva nell’immigrato: modelli di intervento e di gestione” organizzato dalla Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, diretta dal dott. Giacomo Magnani.

Alla prima parte convegno, che avrà inizio alle 09.00 presso il settore della formazione dell’Ospedale, interverrà anche il Sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, per esporre le azioni di integrazione a favore della popolazione immigrata in atto nella nostra Città. Interverrà, inoltre, il Dr. Salvatore Geraci, Presidente della Società Italiana delle Migrazioni che relazionerà sugli effetti degli accessi alle strutture sanitarie da parte degli immigrati e sul loro stato di salute anche a seguito delle politiche socio-sanitarie attuate in Italia nell’ultimo decennio. Verrà fatto riferimento, in particolare, alla recente abolizione della norma che introduceva nell’ordinamento italiano il divieto di segnalazione, da parte dei sanitari, dello straniero non in regola con le norme di soggiorno in Italia.

Nelle relazioni della giornata verranno affrontati dai professionisti medici ed epidemiologi temi specifici riguardanti le problematiche di diagnosi e di gestione della malaria di importazione, della tubercolosi, dell’infezione da HIV e dell’epatite cronica B o C.

Vi sarà, infine, spazio per il confronto tra le esperienze dei centri che, ospitando pazienti stranieri irregolari nell’ambito della Regione Emilia-Romagna, ne gestiscono le relative patologie infettive.