Pillola abortiva ru486In merito alle dichiarazioni dell’Assessore regionale alla sanità dell’Emilia Romagna Giovanni Bissoni circa i dati dell’inchiesta dall’inchiesta del settimanale Tempi, il Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni, che sul tema nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione e chiesto l’istituzione di una commissione regionale di inchiesta, ha dichiarato: “Le dichiarazioni dell’Assessore Bissoni sull’inquietante realtà emersa dall’inchiesta del settimanale Tempi sulla somministrazione della pillola RU486 in Emilia Romagna non chiarisce i dubbi anzi li moltiplica. Ora Bissoni fa marcia indietro anche sull’obbligatorietà del ricovero ospedaliero e sposa dati e conclusioni di chi non si fa scrupoli a giudicare pretestuosa e fuori luogo la discussione sull’espulsione del feto a casa provocato dalla pillola e a paragonare un aborto farmacologico a null’altro che a una banale mestruazione abbondante. L’inchiesta di Tempi ha evidenziato che è pratica diffusa nella maggior parte delle aziende sanitarie ed ospedaliere dell’Emilia Romagna promuovere disinvoltamente e con grande superficialità l’aborto fai da te. Di fronte a queste contestazioni i responsabili della sanità regionale non hanno altro da dire che tutto va bene e i dubbi da noi sollevati anche rispetto ai rischi per la salute delle donne sono solo critiche pretestuose? Non è trincerandosi dietro all’annuncio di una futura osservazione ospedaliera di tre ore delle donne che abortiscono con la RU486, che l’Assessore Bissoni riuscirà a rassicurarci sulle tante questioni rimaste irrisolte. Dopo le sue parole la commissione di inchiesta che ho proposto diventa ancora più urgente ed inderogabile”.