Il 18 e il 19 aprile a Bologna si terrà uno dei più importanti convegni in Italia che richiamerà magistrati, forze dell’ordine, avvocati,
giuristi e consulenti interessati ad approfondire il rapporto tra indagini e tecnologia informatiche.
Contestualmente a tale evento ci sarà anche un concorso a squadre per “investigatori informatici”.


Con la ratifica della convenzione di Budapest (recente adeguamento normativo italiano – legge n. 48 del 2008), le indagini informatiche necessitano di maggiori professionalità, non solo per i reparti investigativi di élite.
Questo forum si pone l’obiettivo di sollecitare in tutti i soggetti interessati, dalle stesse forze dell’ordine agli avvocati, fino ai magistrati, la
giusta attenzione per le peculiarità delle indagini in ambiente informatico.
Infatti, prima della legge di ratifica della convenzione di Budapest, non esisteva una norma in Italia che indicasse dei requisiti sulla computer
forensics.
Le uniche indicazioni erano quelle fornite dalle linee guida internazionali, spesso citate ma forse poco conosciute. Oggi, invece, un aspetto importante ed anche per certi versi critico è il concetto di non alterazione del reperto informatico. È un aspetto tecnico che dovrà essere
bene analizzato dalla dottrina e dalla giurisprudenza in una cornice più complessa, alla luce delle ultime vicende che negli ultimi anni si sono avute in Italia, quali il phishing e le frodi informatiche.

Il convegno si terrà all’Università di Bologna – Aula Prodi – Piazza San Giovanni, con il patrocinio di Eurojust ed in collaborazione con il Cirsfild
(Centro Interdipartimentale di Ricerca in Storia del Diritto, Filosofia e Sociologia del Diritto e Informatica Giuridica), le Cattedre di Informatica
Giuridica e Informatica Forense dell’Università degli Studi di Bologna, ed il Left (Legal Electronic Forensics Team) presso l’Università di Milano.

Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito Iisfa.