Oggi in tutto il mondo 450 milioni di persone soffrono di malattie mentali gravi. Oltre il 90% vive nell’isolamento, non ha accesso a cure e spesso viene sottoposto a trattamenti disumani che comprendono anche la tortura.

Per diffondere in tutti i continenti sistemi di cura giusti ed efficienti, combattere i pregiudizi sulla disabilità e fermare le violenze contro i malati psichici, dal 15 al 18 aprile Rimini ospita le autorità di 15 paesi in via di sviluppo e i referenti di organizzazioni non governative e delle agenzie sanitarie nazionali e internazionali per la prima edizione del meeting “Rafforzare i sistemi di salute mentale nei paesi a basso e medio reddito”.

Organizzato dall’associazione riminese Cittadinanza in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con il contributo della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio di Ministero della Salute, Comune e Provincia di Rimini, il meeting porterà a Rimini i rappresentanti politici e sanitari di Albania, Azerbaigian, Bangladesh, Benin, Burundi, Cisgiordania e Striscia di Gaza, Egitto, Ghana, Giamaica, Mongolia, Repubblica Moldova, Tailandia, Tunisia, Uganda e provincia cinese di Hunan.
Accanto a loro saranno presenti lo psichiatra Benedetto Saraceno (direttore dei dipartimenti di salute mentale e di malattie croniche dell’OMS), Antonio Lora (presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica), Chris Underhill (fondatore e direttore dell’ong inglese Basic Needs), Sudipto Chatterjee dell’associazione non profit indiana “The Sangath Society”, Angelo Fioritti (responsabile del Servizio salute mentale dell’Assessorato politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna) e altri specialisti e rappresentanti di associazioni e agenzie nazionali ed internazionali.

“Il meeting offrirà l’opportunità ai paesi a basso e medio reddito di incontrarsi, scambiarsi esperienze e confrontarsi in merito all’organizzazione di servizi di salute mentale efficaci e rispettosi dei diritti dei malati – ha spiegato Anita Marini, direttore scientifico di Cittadinanza, nel corso della conferenza stampa -. Sarà l’occasione per conoscere e diffondere buone pratiche, per individuare gli strumenti idonei a sviluppare i vari sistemi nazionali di salute mentale e per creare nuove collaborazioni tra autorità e servizi sanitari nazionali, agenzie internazionali, associazioni di volontariato, ong e istituti di ricerca italiani e stranieri, con la supervisioni dei massimi esperti internazionali”.

“E’ un evento di rilevanza internazionale – ha sottolineato Giovanni Bissoni, assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna – : il ‘quartier generale’ dell’Oms, divisione salute mentale, con sede a Ginevra, viene a Rimini in occasione del meeting di Cittadinanza per incontrare i rappresentanti dei Paesi presenti, delle ong e delle altre istituzioni. Ritengo – ha aggiunto Bissoni – che questo sia un riconoscimento importante rispetto a quanto si è fatto nel nostro Paese in tema di salute mentale”.

Durante le quattro giornate di lavoro – che saranno ospitate presso l’Hotel Continental di Rimini (viale Vespucci 40) -, i professionisti e gli esperti internazionali di salute mentale saranno chiamati a commentare i piani di sviluppo del sistema di salute mentale elaborati dai 15 paesi presenti al meeting in seguito all’utilizzo del sistema WHO-AIMS (World Health Organization – Assessment Instrument for Mental Health System). Promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e utilizzato fino ad oggi da 60 paesi, lo strumento WHO-AIMS consente alle autorità nazionali che lo adottano di condurre autonomamente il processo di valutazione e monitoraggio del proprio sistema sanitario, in modo da poterne cogliere i punti di forza, di debolezza, di valutarne l’adeguatezza e quindi elaborare interventi e progetti di sviluppo con obiettivi precisi per rispondere ai bisogni dei malati.

Per informazioni: Cittadinanza onlus, tel. 0541 57684, e-mail, sito web: Cittadinanza.