Si svolge domani, giovedì, 21 giugno, dalle ore 17,30 in Sala del Tricolore a Reggio Emilia, il convegno “L’universo femminile a confronto – Le donne della politica incontrano le donne con l’endometriosi”.

Un pomeriggio per discutere, sensibilizzare e informare l’opinione pubblica su una malattia notevolmente diffusa, tuttavia non nota ai più: appunto l’ endometriosi. Si parlerà, in particolare, delle proposte di legge presentate in Parlamento per rendere più efficaci studio e prevenzione di questa malattia, che colpisce due milioni di donne in Italia, si stima 10mila nel Reggiano.
Organizzato dall’associazione Progetto endometriosi onlus, associazione di pazienti a carattere nazionale, con il contributo del Csv di Reggio Emilia e il patrocinio del Comune, della Provincia, dell’Ausl e dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il convegno è aperto alla cittadinanza e vedrà la presenza delle parlamentari che hanno presentato al Senato e alla Camera i progetti di legge a favore delle donne affette da endometriosi.

Dopo il saluto del sindaco di Reggio, Graziano Delrio, interverranno quindi la senatrice Laura Bianconi, l’onorevole Dorina Bianchi e l’onorevole Katia Zanotti. Per la parte clinica, saranno relatori il professor Giovanni Battista La Sala, primario di Ostetricia e ginecologia al Santa Maria Nuova di Reggio e Rossella Ardenti, psicologa e psicoterapeuta. Sono previsti anche gli interventi di saluto dell’assessore provinciale alla Solidarietà, Marcello Stecco, dei direttori sanitari dell’Azienda ospedaliera, Iva Manghi e dell’Ausl, Daniela Riccò. Vi sarà spazio per interventi e domande dal pubblico. La conclusione dei lavori è affidata a Marisa Di Mizio, presidente dell’associazione Progetto endometriosi onlus.

L’endometriosi è una malattia complessa e cronica, che deriva dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, l’endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, intestino e vescica. In alcuni casi, più rari, si può presentare anche in organi “lontani”, quali i polmoni. Inoltre è spesso molto dolorosa, finanche invalidante e gli stessi farmaci che la curano hanno in genere pesanti effetti collaterali. È tra le prime tre cause di sterilità femminile.
Pur interessando, secondo stime Onu, 150 milioni di donne nel mondo, di cui 14 milioni in Europa e oltre 2 milioni in Italia (circa una donna su 10 ne soffre, per quanto spesso in forma lieve e inconsapevole), dell’endometriosi si sa ancora poco o nulla. A causa della mancanza di conoscenza su questo male (sia tra le donne stesse che nella classe medica) viene individuata spesso molto tardi, con conseguenze anche gravi. Secondo un’indagine conoscitiva effettuata dal Senato, il tempo medio per la diagnosi nel mondo è di 9,3 anni (circa 10 anni ancora oggi in Italia), in quanto occorrono 4,7 anni prima che la paziente consulti il medico e 4,6 anni per l’identificazione e la conferma della diagnosi.
I costi sociali poi sono altissimi: l’Unione europea ha stimato che l’onere annuale dei congedi malattia dovuti a tale affezione in Europa è pari a 22,5 miliardi di euro.
Nel nostro territorio circa 10.000 sono le donne in età fertile affette da endometriosi con diagnosi certa.

Info: il sito dell’associazione Progetto endometriosi Ape onlus; i recapiti telefonici 340.5711975 (dopo le 21) – 334.6193652 – 380.9066368.