Le donne reggiane in piazza contro la violenza di genere, in un modo del tutto originale. Per iniziativa della presidente della Provincia Sonia Masini è stata infatti organizzata una cena di beneficenza, la sera del 28 maggio, nella cornice di piazza San Prospero, per dire “no alla violenza sulle donne” e per raccogliere fondi da destinare a iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto di questo fenomeno, che a Reggio ha fatto registrare, solo nell’ultimo mese, ben tre casi di violenza sessuale.

L’invito alla serata del 28 maggio è aperto a tutte le donne reggiane. Ad illustrare l’iniziativa, al fianco della presidente della Provincia Sonia Masini, altre illustri donne reggiane: la cantante Orietta Berti, la stilista Mariella Burani, la ballerina Liliana Cosi, il direttore generale dell’azienda Santa Maria Nuova Iva Manghi, il direttore dell’Ausl Mariella Martini, il commissario capo dirigente del Nucleo speciale di prevenzione crimine dell’Emilia Romagna Emanuela Ori, la direttrice della filiale di Reggio di Poste Italiane Patrizia Zagnoli e l’assessore provinciale alle Pari opportunità Loredana Dolci.

Sempre per iniziativa della presidente Sonia Masini sarà diffuso un appello contro la violenza di genere, che è già stato sottoscritto da Mariella Burani, Orietta Berti, Liliana Cosi, Ivana Spagna, Iva Zanicchi, Ivana Monti, Anna Maria Artoni e Sonia Ganassi.
“Le donne devono sentirsi libere di girare per la città in tutta sicurezza”, ad affermarlo con forza è stata la presidente della Provincia Sonia Masini, che ha definito “assolutamente inaccettabili episodi come quello avvenuto recentemente in stazione e che ha visto una donna addetta alle pulizie vittima di violenza sessuale da parte di un minorenne”. La presidente ha anche detto che “quando sentiamo che una donna è violentata o maltrattata, è come se succedesse a noi. Da questa sensibilità dobbiamo dunque trovare la forza per alzare la voce e rifiutare categoricamente tutte le forme di violenza. Questo non vuole essere un discorso contro gli uomini, ma contro gli uomini violenti”.

Secondo la stilista Mariella Burani “gli spazi di libertà di una donna sono ancora oggi limitatissimi. Uomini e donne hanno sensibilità diverse e spesso a queste ultime manca l’appoggio, il conforto, la sicurezza per affrontare le difficoltà della vita”. Sull’importanza “del sostegno da parte degli uomini alle donne” è intervenuta anche la cantante Orietta Berti.
A sottolineare la rilevanza della “prevenzione e del recupero, nell’ambito di fenomeni di violenza” sono state Mariella Martini, direttore Ausl, e Iva Manghi, direttore generale dell’azienda Santa Maria Nuova.
“Sicuramente noi donne siamo esposte a maggiori rischi – ha affermato la direttrice delle Poste Patrizia Zagnoli – ma il fatto di essere donne spesso ci rende apprezzate, anche da un punto di vista professionale”.
Su questo ultimo punto è intervenuta anche Emanuela Ori, commissario capo dirigente del Nucelo speciale di prevenzione crimine dell’Emilia Romagna: “Le donne, se riescono a non entrare in competizione fra loro, hanno una forza immensa e lavorano molto bene”. Per quello riguarda poi il contrasto al fenomeno della violenza di genere, il commissario Ori ha detto “che Reggio può essere precursore in Italia di iniziative e progetti, in quanto è la prima volta in Italia che ci si attiva in questo modo e ciò rivela una sensibilità, anche istituzionale, che se coltivata potrà produrre ottimi risultati”.

Per partecipare alla cena del 28 maggio è necessario scrivere una mail al seguente indirizzo: e-mail.

L’appello. “Libertà e diritti per tutte le donne: liberta’sono principi generali, che dovrebbero essere garantiti ovunque e che sono divenuti patrimonio comune delle donne reggiane. Ma la vita, nei piccoli centri come nelle citta’, sta cambiando e non bastano le sicurezze del passato, occorre trovarne di nuove che si adeguino alle nuove condizioni.
Libertà è non solo essere sicure ma anche sentirsi sicure. Reggio Emilia, è una città piu’ sicura di altre, eppure anche qui è cambiata la nostra percezione di sicurezza, sono aumentati i timori e purtroppo si sono registrati e sono stati denunciati diversi casi di violenza.
Ogni volta nella quale si colpisce e si offende una donna,in famiglia o in altri luoghi, tutte ci sentiamo colpite ed offese.
Vogliamo dire basta a chi non rispetta le donne e che la libertà e la dignità femminile sono condizione ineliminabile per affermare libertà e dignità delle società. Vogliamo che ciascuna possa decidere in autonomia per le scelte importanti della propria vita come per le piccole decisioni quotidiane. Ci impegnamo ad essere solidali con le vittime dei reati ed a proporre e realizzare azioni concrete per prevenire ogni nuova violenza”. Appello firmato da: Sonia Masini, Mariella Burani, Orietta Berti, Liliana Cosi, Ivana Spagna, Iva Zanicchi, Ivana Monti, Anna Maria Artoni e Sonia Ganassi.