E’ stato inaugurato stamattina a Reggio Emilia il Centro di mediazione dei conflitti. Il servizio, promosso dal Comune e gestito dai mediatori di Equilibrio & R.C., è aperto in via Turri 25/A, per ora in via sperimentale, il lunedì e il sabato, dalle ore 11 alle 14.


All’incontro sono intervenuti dall’assessore alla Coesione e sicurezza sociale, Franco Corradini, la dirigente dell’assessorato Elena Edgarda Davoli e, per Equilibrio & R.C., Roberto Cesarano.



“Questo servizio – ha detto l’assessore Corradini – non vuole essere esaustivo, ma si inserisce in un progetto più ampio, promosso dall’assessorato, volto a favorire la convivenza civile, la qualità urbana e a ridurre i fenomeni di inciviltà e degrado”. Per tutti i cittadini e in particolare per quelli residenti in via Turri e nei vicini viale IV Novembre, via Paradisi e via Sani, dove vivono cittadini immigrati e si gioca più che in altri quartieri la scommessa dell’integrazione, “il Centro di mediazione dei conflitti è un’iniezione di fiducia”, a aggiunto Corradini: risolvere le conflittualità quotidiane, di vicinato, interpersonali o di gruppo, è possibile. Ciò contribuisce fra l’altro a una maggiore diffusione del senso della legalità e rispetto delle regole e alla “diminuzione della percezione di insicurezza dei cittadini ovvero all’aumento della rassicurazione sociale”. E’ promosso dal Comune e in fase di elaborazione anche un altro progetto, specifico, per favorire mediazione e convivenza all’interno di singoli condomini.



Il Centro di mediazione è collocato al piano terreno, con accesso diretto dalla strada. Gli interni sono divisi fra spazi di accoglienza e spazi di confronto; in questi ultimi si svolge appunto il confronto fra il mediatore, uno specialista formato nella negoziazione, e le due parti in conflitto. Il tentativo di conciliazione si evolve e conclude in alcune tappe e dura di solito dai 15 ai 40 giorni: l’accordo, se raggiunto, è soddisfacente per entrambe le parti. L’obiettivo, quindi, è passare da un ordine imposto a un ordine negoziato e condiviso, in cui le parti pacificate sono direttamente responsabili del mantenimento dell’accordo. Il mediatore è imparziale e osserva un codice deontologico. Il servizio, gratuito, promette buoni risultati: ha funzionato nel 90 per cento dei casi.



Fra i campi di intervento più consueti del Mediatore sociale:

• Controversie condominiali: nel condominio e negli alloggi comunali le discordie e i contrasti tra cittadini italiani, tra cittadini stranieri e tra cittadini italiani e stranieri sono oggetto di frequenti preoccupazioni a carico degli utilizzatori; oltre ai problemi insorgenti a seguito di rapporti di vicinanza e di contiguità, dovuti spesso a stili di vita diversi, vi è infatti la reciproca interdipendenza nell’uso delle cose comuni e degli spazi pubblici. Ugualmente difficile appare poi l’armonizzazione dei vari interessi, poiché sovente subentrano pregiudizi, stereotipi e percezioni selettive che impediscono il dialogo e una gestione positiva dei contrasti.
• Verde privato: questioni generate dalla presenza di alberi o siepi che escono dai confini di proprietà e dalla falciatura dell’erba dei giardini.
• Inquinamento acustico: nei casi in cui l’inquinamento acustico non è tale da rientrare nell’ambito della normativa vigente, ma à comunque causa di disagio per i condomini di uno stabile.
• Inquinamento atmosferico: nei casi in cui le emissioni in atmosfera di canne fumarie di piccole attività (ad esempio pizzerie o ristoranti), considerate emissioni non rilevanti dalla normativa vigente, sono motivo di disturbo per i cittadini residenti nelle immediate vicinanze.