Nella giornata di giovedì 12 aprile, la Commissione Regionale per le politiche per la salute e le politiche sociali, con i voti del centro sinistra ha espresso parere favorevole alla proposta di delibera della Giunta Regionale relativamente al fondo per la non autosufficienza per il 2007 e per il triennio 2007/2009.

Si tratta di una “manovra” di 311 milioni di euro (circa 100 milioni di euro in più rispetto al fondo precedente) che si tradurranno in una serie di servizi concreti e di contributi diretti. In particolare saranno aumentati gli assegni di cura per anziani con disabilità gravi e gravissime e si potenzieranno i servizi di assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili. Rimangono bloccate le tariffe per l’accesso alle case protette. Ma il provvedimento contempla anche nuove opportunità assistenziali finalizzate al supporto delle famiglie per ridurre il loro carico di fatica e disagio, mentre saranno potenziati i servizi di telesoccorso e teleassistenza, anche in concorso con il mondo del volontariato. Oltre ai 311 milioni di euro che saranno stanziati, è poi stato accantonato un ulteriore fondo di 15 milioni di euro, la cui destinazione sarà valutata più compiutamente per ulteriori interventi quali il sostegno dei minori con gravi disabilità, interventi di accoglienza per adulti nelle stesse condizioni, sviluppo degli interventi socio – riabilitativi.

Particolarmente soddisfatto del parere espresso dalla Commisione, si è dichiarato il consigliere regionale Gian Luca Rivi (membro della Commissione stessa): “Con questo atto, sottolinea, la Regione onora il patto sottoscritto con i cittadini allorché chiese loro uno sforzo applicando l’addizionale Irpef. Le maggiori risorse, come annunciato, ora ritornano ai cittadini stessi ed in particolare a quelli che soffrono situazioni di handicap, disagio sociale, criticità familiari.
Significativa è poi la somma che è stata destinata alla Provincia di Reggio Emilia che otterrà risorse pari a 31 milioni e 500.000 euro, che consentiranno di potenziare complessivamente la rete dei servizi alla persona nei nostri Comuni”.