Per favorire il lavoro delle badanti ed aiutare le famiglie bisognose di assistenza nella ricerca di figure qualificate è nato presso il Comune di Bagnolo lo Sportello Aspasia che collabora con il Centro per l’impiego di Reggio per migliorare l’incrocio domanda/offerta di lavoro nell’ambito dell’assistenza familiare.

Lo sportello farà emergere dal sommerso il prezioso lavoro di cura delle migliaia di badanti presenti sul nostro territorio, rappresentando al tempo stesso un innovativo modello d’integrazione tra diversi attori del welfare locale e una sperimentazione unica in Italia. L’iniziativa – resa possibile grazie ad un Protocollo d’intesa sottoscritto tra la Provincia di Reggio Emilia e il Comune di Bagnolo in Piano – è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Allende alla quale hanno partecipato gli assessori provinciali al Lavoro Gianluca Ferrari e alla Solidarietà Marcello Stecco, il sindaco di Bagnolo Giovanni Rossini, il responsabile del progetto Equal Aspasia ed esperto di politiche del lavoro Federico Boccaletti e Francesco Malpeli del Consorzio Quarantacinque.
L’accordo – realizzato nell’ambito del progetto Equal Aspasia, di cui, oltre al Comune di Bagnolo, è partner il Consorzio Cooperative Sociali Quarantacinque di Reggio Emilia – si pone l’obiettivo della qualificazione del lavoro delle assistenti familiari facilitando la formazione, la migliore capacità di lettura dei bisogni degli anziani e l’incrocio fra domanda e offerta di servizi e di lavoro di cura.
Nell’ambito dello stesso progetto è già stato realizzato a Bagnolo in Piano (oltre che a Ragusa e a Brindisi) il Centro servizi Aspasia per l’informazione, l’orientamento e l’incontro fra famiglie e assistenti famigliari, volto all’integrazione e allo sviluppo della rete dei servizi per la popolazione anziana.

“Il Centro, aperto dal mese di gennaio – ha detto Federico Boccaletti – ha già dimostrato di essere una buona opportunità per aggregare l’offerta di lavoro delle assistenti familiari che vogliono essere sempre più competenti e riconosciute e al tempo stesso, data la sua stretta integrazione con i servizi sociali del Comune, uno sportello credibile e affidabile per le famiglie in cerca di risposte sui temi sempre più complessi delle decisioni assistenziali”.

D’altra parte l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro richiede sempre maggiori competenze tecniche e professionali, nel quadro di forti garanzie per i lavoratori (soprattutto in settori caratterizzati dalla presenza di lavoro sommerso, applicazioni contrattuali irregolari e non rispettose di norme e leggi a tutela dei lavoratori) come quello del lavoro delle cosiddette badanti.
Professionalità e garanzie che in via primaria possono dare i servizi pubblici per l’impiego, che da anni si sono profondamente rinnovati e sviluppati con risultati che pongono la Provincia di Reggio Emilia fra le esperienze di maggiore qualità a livello nazionale ed europeo.

“La nascita dello Sportello Aspasia – ha dichiarato l’assessore Ferrari – rappresenta un altro tassello dello sforzo più complessivo nel quale la Provincia è impegnata per l’emersione del lavoro nero e per rendere sempre più trasparente e qualificato il mondo del lavoro locale. Non dimentichiamo infatti altre esperienze già realizzate come il China Point dedicato alla regolarità del lavoro nell’ambito dei laboratori tessili cinesi, o il protocollo d’intesa stipulato con i Comuni e le altre stazioni pubbliche appaltanti contro il lavoro nero nelle opere pubbliche”.

“Il fenomeno sociale delle donne immigrate che assistono anziani reggiani – ha affermato l’assessore Stecco – é destinato a rimanere significativo perché i suoi presupposti hanno carattere strutturale: il progressivo invecchiamento della popolazione, l’aumento di anziani non autosufficienti, la consistente immigrazione femminile, specie dall’Europa centro-orientale. Ne conseguono 2 indirizzi prioritari: l’integrazione di questa realtà con le politiche sociali e i servizi territoriali rivolti alle famiglie e agli anziani; l’alleanza tra Istituzioni, Sindacati e Privato Sociale per promuovere una graduale regolarizzazione di questa realtà fortemente segnata da clandestinità e lavoro nero”.

Lo Sportello Aspasia consentirà:

– di valorizzare la funzione di servizio sociale del Centro Aspasia per la maggiore prossimità ai diversi bisogni degli anziani e delle loro famiglie, assicurando l’interfaccia con la famiglia e il supporto ad un processo di migliore riconoscibilità della qualità assistenziale, attraverso l’istituzione di un apposito Albo comunale e un’azione formativa continua e diffusa, oltre all’integrazione con gli altri servizi socio assistenziali del Comune;
– di impiegare al meglio le competenze professionali, le banche dati e l’assistenza del Centro per l’impiego di Reggio Emilia per le attività specifiche di incrocio domanda offerta, per la raccolta ampia di disponibilità sul territorio provinciale, la pre-selezione dei candidati, il supporto alla contrattualizzazione delle persone che le famiglie avranno deciso di assumere.