“La proposta di realizzare un tracciato parallelo alla Via Emilia, a nord di quello esistente, non può essere alternativa, così come già dichiarato da alcuni autorevoli esponenti dell’amministrazione provinciale, a quanto già previsto dai PRG di Reggio Emilia e Rubiera per la realizzazione della variante alla Via Emilia a Rubiera e del conseguente collegamento a sud con la futura Campogalliano – Sassuolo tramite la costruzione del terzo ponte sul Secchia”.

“Un tracciato a nord, infatti, pur rappresentando un’ alternativa alla “vecchia” Via Emilia, non si configura propriamente come una variante e quindi non risolve il problema assillante del traffico a Rubiera e, ancora più grave, esclude completamente il distretto ceramico che pure, a sua volta, soffre la situazione di un traffico ormai insostenibile nei flussi sud – nord, in direzione degli accessi autostradali.
Per riconoscendo le buone ragioni che inducono alcuni soggetti a premere l’acceleratore su questa ipotesi, considero tuttavia un errore strategico non tenere in debita considerazione i Comuni della ceramica. Se da un lato, infatti, in questi ultimi anni si è investito molto per adeguare la viabilità est – ovest tra Maranello e Scandiano (opera che si completerà con la prossima apertura dell’ultimo tratto della Pedemontana in territorio di Casalgrande), lo stesso non può dirsi per quanto concerne i collegamenti con la grande viabilità.
La realizzazione della variante di Rubiera e l’attenzione alla Campogalliano – Sassuolo possono dare un impulso determinante alla soluzione di questo problema.
In altre parole è un’occasione da non perdere o comunque da non sostituire. Ritengo quindi opportuno e urgente un incontro tra Provincia di Reggio Emilia e i suoi rappresentanti e i sindaci dei Comuni del Distretto ceramico”.

(Il sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi)