Su proposta dell’assessore provinciale all’Istruzione Gianluca Chierici, la Giunta di Palazzo Allende ha approvato un programma di interventi a favore delle scuole dell’infanzia, sia pubbliche, sia private, per un contributo complessivo di circa 650 mila euro.

Le tipologie di intervento per la fascia d’età 3-6 anni sono quattro, ma il filo comune è quello di creare una continuità nel sistema educativo dall’asilo nido alla scuola elementare, di qualificare l’offerta formativa, anche attraverso la formazione del personale e l’introduzione, laddove ancora non esiste, della figura del coordinatore pedagogico. In particolare, alle scuole private paritarie va una parte consistente del contributo, oltre 400 mila euro.

“La scuola dell’infanzia – ha sottolineato l’assessore Gianluca Chierici – pur non essendo obbligatoria, è frequentata nella nostra provincia dalla quasi totalità dei bambini in età compresa fra i 3 e 5 anni. Nell’anno scolastico in corso i frequentanti sono quasi 14.000, di questi il 27,2 per cento frequenta la scuole dell’infanzia statali, il 27,3 per cento quelle comunali e il 45,5 per cento quelle Fism (Federazione italiana scuole materne)”.
Secondo l’assessore Chierici “questi dati sottolineano un elemento da considerare con grande attenzione, cioè che la crescita della domanda discende non soltanto dall’aumento della natalità e dal cambiamento dei bisogni legati alle nuove esigenze, cui le famiglie si trovano a dover fare fronte, ma anche dalla consapevolezza che la scuola dell’infanzia rappresenta un primo livello educativo e di integrazione sociale”.
L’assessore Chierici ha dunque concluso spiegando che “una riposta positiva alle tante richieste delle famiglie è possibile grazie alla presenza di un sistema integrato di enti gestori pubblici e privati, che nel rispetto delle reciproche peculiarità, cooperano e collaborano per garantire servizi in ogni parte del nostro territorio”.

Qualificazione delle scuole dell’infanzia pubbliche. A questa tipologia di intervento sono destinati circa 94.600 euro. Tale contributo interessa progetti e azioni finalizzati alla qualificazione dell’offerta educativa nelle scuole dell’infanzia, all’aggiornamento del personale, alla continuità educativa intesa sia in senso verticale (nidi, servizi integrativi e sperimentali, scuole dell’infanzia e scuole elementari), sia orizzontale (scuole dell’infanzia gestite da soggetti diversi, famiglie, servizi educativi socio-sanitari, agenzie di cura, sedi formative). I destinatari di questo contributo sono aggregazioni di scuole dell’infanzia pubbliche.
Sostegno alle scuole dell’infanzia private. Alle scuole dell’infanzia private paritarie va un contributo pari a circa 474 mila euro. Tali scuole dovranno presentare dei progetti di miglioramento dell’offerta educativa in aggregazione fra esse o con altre scuole paritarie o statali.
Sempre più coordinatori pedagogici. La figura del coordinatore pedagogico è un’esperienza avviata da diversi anni sul territorio provinciale, con il proposito di migliorare l’offerta formativa sul territorio per la fascia d’età 0-6 anni. Questa figura si occupa infatti di coordinare l’offerta didattica nelle scuole dell’infanzia e fornire un supporto anche sul fronte della formazione agli operatori. Un contributo pari a circa 56.500 euro è dunque destinato alle scuole dell’infanzia pubbliche, che intendano rafforzare il ruolo di questa importante figura professionale. L’obiettivo è quello di diffondere sul territorio questo tipo di esperienza, che già in alcuni comuni della provincia, ha dato esiti positivi.
Coordinamento pedagogico nelle scuole dell’infanzia statali. La Provincia di Reggio, insieme a tutti i soggetti, promuoverà con un contributo di circa 23.500 euro l’avvio della sperimentazione della figura del coordinatore pedagogico nelle scuole dell’infanzia statali situate nel comune di Reggio e nei comuni di Castellarano e Correggio, dove ci sono scuole statali aderenti al progetto regionale denominato “Scambi”, coordinato dal Comune di Reggio.