Domani, sabato 16 dicembre, alle ore 17.00, nella galleria Parmeggiani (corso Cairoli 1), sarà inaugurata la mostra “Acquario”, dedicata dai Musei civici all’artista Nino Squarza.
Nel corso dell’inaugurazione sarà presentato il catalogo curato da Umberto Nobili. L’ingresso è gratuito.

“Acquario: una questione di tempo”, questo il titolo del saggio di Umberto Nobili che apre il catalogo della mostra, in cui l’artista presenta dieci opere della sua recente produzione ispirate a un importante dipinto della Parmeggiani: l’Allegoria della lussuria, realizzato intorno al 1642 dal fiammingo Jacques de l’Ange, allievo di
Matteo Stomer.

Come il dipinto fiammingo, anche il titolo della mostra ha un significato allegorico: l’acquario può infatti essere preso come figura emblematica della fluttuante dimensione della memoria, ma è anche un segno astrologico, dunque un espediente
concettuale di misurazione e di scansione del tempo. Ecco allora, che nei dipinti di Squarza gli oggetti, così chiaramente delineati, dall’uso della luce che come nel dipinto fiammingo obbliga lo spettatore a indagare la rappresentazione soffermandosi a lungo davanti alla tela, sono caricati di un valore non più soltanto reale-oggettivo, ma diventano evocativi di momenti, di eventi e di quella dimensione temporale del
vissuto affettivo.

A differenza delle ‘nature morte’, a cui potrebbero essere erroneamente accostate, queste opere rappresentano una realtà oggettuale che ci parla
di legami, di relazioni, raccontati sull’onda del ricordo con l’accostamento che l’autore fa di oggetti inusuali sfuggiti all’azione distruttrice del tempo.
È quindi la funzione della luce, soprattutto quella notturna, che facendosi guida dello sguardo all’interno del quadro, aiuta lo spettatore a costruire il racconto e a svelare le cose, inducendolo alla riflessione.
Nel dipinto di Jacques de l’Ange è una luce calda, quella della candela, nel caso di Squarta, invece, la luce si fa elettrica e fredda, capace di fissare gli oggetti al di fuori della dimensione del tempo per collocarli in quella più intima della memoria.

Questi gli orari di apertura della mostra, che sarà visitabile fino a domenica 14 gennaio 2007:
dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00;
sabato e domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.