Per arrotondare lo stipendio aveva deciso di appropriarsi, un pò alla volta, di piccole somme di denaro contenute in una cassetta dove venivano riposti i pagamenti della merce spedita in contrassegno. Piccoli prelievi che in quattro mesi hanno fruttato alla ragazza oltre 2100 euro.

Sono stati i proprietari dell’azienda di trasporti di Bibbiano, dove la giovane era stata assunta come impiegata, ad accorgersi degli ammanchi di denaro, concentrando i sospetti sull’unica persona che aveva in disponibilità la cassetta.

Con l’accusa di appropriazione indebita
continuata, una giovane di 25 anni di Sant’Ilario d’Enza, è stata dunque denunciata ai Carabinieri.
La ragazza stessa, messa alle strette, ha ammesso le sue responsabilità, giustificando il gesto la necessità di dover far
fronte ad impellenti e improvvise spese familiari e promettendo di restituire poco per volta il maltolto.
Dopo la risoluzione del rapporto di lavoro, nulla è stato restituito, motivo perciò la proprietà si è rivolta ai Carabinieri della Stazione di Bibbiano.