L’assessorato alle Attività produttive della Provincia rende noto che, nel panorama degli strumenti finanziari agevolativi dedicati alla realizzazione e all’avvio di nuove piccole attività imprenditoriali ed alla creazione di nuove imprese, sono disponibili per alcuni comuni della provincia tre misure volte all’incentivazione all’autoimpiego, gestite in Emilia-Romagna dalla società regionale di Sviluppo Italia (che è l’agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa e l’attrazione di investimenti).


I comuni interessati sono quelli che hanno in questi ultimi anni potuto usufruire dei Fondi Comunitari Obiettivo 2, cioè tutti i comuni della Comunità Montana e quelli di Reggio, Campagnola, Correggio, Fabbrico, San Martino in Rio, Rio Saliceto e Rolo.

“In particolare, a sostegno della nascita di nuove piccole imprese, costituite sottoforma di ditte individuali, microimprese o attività di franchising (sono le tre misure previste), è attiva questa importante opportunità finanziaria” commenta il vicepresidente della Provincia con delega alle Attività produttive Pierluigi Saccardi.

Il tutto avviene combinando un contributo a fondo perduto (sino al massimo al 50 per cento del contributo totale) a un finanziamento a tasso molto agevolato (quota di contributo restituibile in sette anni con un tasso attualmente pari al 1,22 per cento) agisce sino al 100 per cento dell’investimento previsto; investimento che non può comunque superare i 25.823 euro per le ditte individuali e i 129.114 euro per le altre due misure nel primo anno di attività della neo-impresa.
Al fine di incontrare le reali esigenze di coloro che aspirano ad aprire un’attività, è previsto anche che le spese di gestione del primo anno di attività possano essere finanziate interamente con una quota del contributo a fondo perduto, variabile a seconda della misura, a titolo di rimborso.

Le iniziative finanziabili possono riguardare tutti i settori nell’ambito della produzione di beni e dei servizi e, in qualche caso, anche della commercializzazione di beni (franchising e lavoro autonomo).
Le spese ammissibili per l’investimento sono riconducibili ad acquisti di attrezzature-macchinari, impianti e allacciamenti come anche di beni immateriali ad utilità pluriennale, sino alle spese sostenute per la ristrutturazione degli immobili (entro il 10 per cento del valore degli investimenti).
Non possono essere oggetto di contributo le spese per acquisto di terreni, per la costruzione e l’acquisto di immobili e comunque tutte le spese sostenute prima della data di ammissione.
L’ammontare complessivo delle agevolazioni non può superare i 100.000 euro in caso di società e i 25.823 euro in caso di ditte individuali.

Sempre in tema di agevolazioni, questa volta non finanziarie, l’ulteriore opportunità offerta da Sviluppo Italia è il servizio gratuito di assistenza e affiancamento in fase di realizzazione ed avvio dell’attività, almeno per il primo anno.
Le domande di contributo non sono soggette a Bandi e a graduatorie di merito.
Gli uffici del Servizio attività produttive della Provincia sono a disposizione per fornire ulteriori informazioni ed indirizzare le persone interessate a presentare domanda ai funzionari di Sviluppo Italia – sede di Bologna. (telefono servizio attività produttive: 0522.444 722 oppure 444 723).