…Oltre l’Orizzonte… Immigrazione, multiculturalità, solidarietà, legalità e integrazione”: una giornata di dibattito e di festa venerdì 14 luglio, voluta da Cgil, Cisl e Uil provinciali e della zona di Sassuolo per far
incontrare sassolesi e cittadini stranieri.

Per tenere alta l’attenzione di istituzioni e opinione pubblica sul futuro del quartiere Braida e, più in
generale, sulle prospettive di sviluppo del distretto ceramico. Un progetto di sviluppo che deve prevedere l’avvio di un vero processo d’integrazione, il superamento di Braida come quartiere ghetto per farne un luogo sicuro e fruibile da tutti, cittadini vecchi e nuovi, sassolesi e immigrati.

Di questo vogliono discutere Cgil, Cils e Uil nel convegno di venerdì pomeriggio 14 luglio insieme a rappresentanti delle istituzioni modenesi e
regionali e alle autorità religiose.
Il dibattito è aperto alle ore 17.30 in uno spazio allestito lungo via Adda dal segretario provinciale della Uil, Luigi Tollari. Introduce i lavori
Francesco Falcone segretario provinciale Cisl. Sono previsti contributi di monsignor Adriano Caprioli, vescovo di Reggio Emilia; Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena; Graziano Pattuzzi, sindaco di Sassuolo e Paola Manzini, assessore regionale all’Istruzione. Interverranno anche rappresentanti delle Associazioni e delle Consulte dei cittadini stranieri presenti nel distretto ceramico. Le conclusioni sono affidate a Fulvio Fammoni della segreteria nazionale Cgil.

In un distretto che conta circa 8.000 immigrati (di cui oltre 4.000 solo a Sassuolo) con ben 78 nazionalità presenti, il cui contributo alla crescita
economica, sociale e culturale è fondamentale, i Sindacati si rifiutano di affrontare la questione immigrazione solo in termini di sicurezza e ordine
pubblico. Sindacati, delegati e lavoratori tutti rifiutano l’immagine di Sassuolo diffusa negli ultimi mesi come nuovo Bronx e non come
capitale mondiale della piastrella.

Il problema sicurezza è ben presente e, lungi dal non riconoscerlo, si ribadisce la necessità di un rafforzamento del presidio e del controllo del
territorio da parte delle forze di polizia. Ma altrettanto forte è l’esigenza di mettere in campo politiche e progetti che accompagnino lo sviluppo equilibrato di Sassuolo e dell’intero distretto ceramico, con attenzione ai diritti e alla dignità delle persone, alla qualità del lavoro, alla lotta alla precarietà, alla qualità urbana e alle politiche di accoglienza e integrazione.

Questa è la via per aggredire le ragioni del disagio e costruire per tutti i cittadini, vecchi e nuovi, condizioni più avanzate di convivenza civile,
vivibilità del territorio e dignità sociale, a partire dal riconoscimento del diritto di voto agli immigrati e dalle urgenti modifiche da apportare alla legge Bossi-Fini in attesa della sua sostituzione con altro provvedimento legislativo.
Interventi che richiedono tempi lunghi, consenso, disponibilità economiche, coinvolgimento dell’insieme delle istituzioni a tutti i livelli (locali,
regionali e nazionali).

“Proprio attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori sociali ed economici presenti nel distretto – affermano i rispettivi responsabili di Sassuolo di Cgil, Cisl e Uil – è possibile creare un nuovo sviluppo economico ed una reale inclusione sociale. Occorre, pertanto, rilanciare la
concertazione come strumento chiave di lavoro affinché tutti (istituzioni, imprese, associazioni…) partecipino concretamente e si occupino di tutti
gli aspetti legati alla vita del territorio”.

Inoltre Cgil, Cisl e Uil di zona, pur confermando gli sforzi fino ad oggi espressi dall’Associazione dei Comuni, ritengono sia giunto il momento di fare il salto di qualità e passare dall’attuale Associazione all’Unione dei Comuni superando i campanilismi, e affrontare i problemi economici e del lavoro, della casa, dei giovani e degli anziani in una ottica sempre più distrettuale ed unitaria.

Una festa multietnica in via Adda, con inizio alle 20.30, al termine del dibattito promosso nel tardo pomeriggio su immigrazione, integrazione e legalità da Cgil, Cisl e Uil provinciali e di zona.
La festa, con cena multicolori e multisapori accompagnata da ritmi blues e swing, è libera e aperta a tutti, per far incontrare i cittadini sassolesi
e i cittadini immigrati e rendere fruibili e vivibili gli spazi pubblici e d’incontro sottraendoli alla delinquenza e allo spaccio.

La cena multietnica prevede un menù a base di grigliata di carne mista, gnocco e tigelle, il cous cous tipico piatto magrebino accompagnato con thè
alla menta, dolci arabi e kebab. Allieteranno la serata il concerto di rythm & blues di The Flower’s Blues Band e il concerto di swing e bossa del Flexus Trio. Previste attrazioni per bambini con palloncini, giochi e truccabimbi di Chicco & Company e uno spettacolo di burattini de I Musicanti di Brema.
Alle ore 23.30 un eccezionale spettacolo di fuochi d’artificio della Premiata Ditta pirotecnica Benassi dalla collina di fronte al parco di Braida.