Limitazione del consumo di nuovo territorio, abitazioni a elevato risparmio energetico e un modello che premia gli interventi realizzati da Comuni associati tra loro. Sono queste le linee principali contenute nel bando per realizzare il programma di edilizia agevolata convenzionata “3 mila alloggi” per l’affitto e la proprietà a canoni e prezzi più bassi di quelli di mercato.

Il provvedimento – il cui obiettivo complessivo è quello di contribuire ad attenuare il disagio abitativo – è stato approvato, nei giorni scorsi, dalla Giunta della Regione su proposta dell’assessore alla programmazione e sviluppo territoriale Luigi Gilli.

Ora gli enti locali emiliano-romagnoli, le cooperative e le imprese di costruzione avranno tempo fino al 4 dicembre per presentare le domande alla Regione, gli interventi e concorrere alla realizzazione degli alloggi. Il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale del 14 luglio e consultabile, dalla stessa data, sul sito della Regione.

Gli interventi devono essere realizzati nei Comuni classificati ad alta tensione abitativa e nella aree dei piani di recupero e dei programmi di riqualificazione urbana già definiti. I cittadini interessati ad ottenere una casa in affitto o ad acquistarla, agli inizi del prossimo anno, dovranno rivolgersi ai Comuni, alle imprese ed alle cooperative che avranno ricevuto i finanziamenti della Regione.

“Nella selezione degli interventi – spiega Luigi Gilli – attribuiremo un peso rilevante al contenimento dei costi di realizzazione. Un grande rilievo abbiamo assegnato anche all’applicazione di tecniche volte al risparmio energetico e rispettose dell’ambiente. Puntiamo, inoltre, a far assolvere a questo programma un compito di incentivo al ricorso ad accordi tra soggetti pubblici e privati premiando chi ricorre alla finanza di progetto. Non da ultimo, incentiveremo i Comuni a realizzare interventi in forma associata”.

Per il 2006 sono già stati stanziati 55 milioni di euro, allocati in un apposito fondo di rotazione. Le risorse sono destinate all’abbattimento dell’onere per interessi sui mutui agevolati contratti con uno degli istituti di credito convenzionati con la Regione Emilia-Romagna: la restituzione rateale delle risorse tornerà ad alimentare il fondo creando un circolo virtuoso. “L’istituzione del fondo di rotazione – aggiunge Gilli – costituisce una modalità innovativa di finanziamento delle politiche pubbliche per l’erogazione di prestazioni agevolate a particolari segmenti di popolazione. Questo strumento consente di aumentare l’efficienza della nostra spesa sociale. Le risorse si recuperano nel tempo e al fondo possono partecipare anche altri soggetti presenti sul territorio che perseguono finalità sociali”.

La realizzazione del programma non comporterà l’impiego di nuovo territorio, ma punterà sul recupero del patrimonio esistente. Gli interventi di nuova costruzione potranno avvenire solo su aree che i piani regolatori o le decisioni già assunte dai consigli comunali avevano destinato all’edilizia residenziale al momento dell’approvazione del programma.

La ripartizione tra Province delle risorse a disposizione (75% totale)
Piacenza 6,00
Parma 9,30
Reggio Emilia 13,90
Modena 14,40
Bologna 24,50
Ferrara 7,00
Ravenna 8,10
Forlì 8,80
Rimini 8,00